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Le mie grosse grasse vacanze greche

Regia di Donald Petrie vedi scheda film

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La recensione su Le mie grosse grasse vacanze greche

di supadany
4 stelle

VOTO : 5.

Complimenti vivissimi al titolista italiano che ha cercato (furbescamente) il colpo gobbo richiamando chiaramente un altro film di grande successo che vedeva impegnata Nia Vardalos, ma le attinenze sono praticamente nulle.

Già questo faceva immaginare che il prodotto fosse particolarmente debole ed infatti quello che vediamo è una commedia senza impennate che scorre monocorde spalmando melassa senza generare emozioni o risate copiose.

La storia è presto detta; Georgia (Nia Vardalos) è una guida turistica che lavora in Grecia senza troppo successo, d’altronde la poveretta si impegna ad intrattenere beceri turisti di tutto il mondo (ci risparmiano solo i luoghi comuni sugli italiani all’estero) raccontando la grande storia del suo territorio, ma la gente vuole sole e mare ed il suo competitor in questo è molto bravo.

Con il suo nuovo, e nelle intenzioni ultimo, gruppo le cose cambiano, si instaura un bel rapporto e lei si lascia andare trovando anche l’amore con l’autista che si trasforma da uomo delle caverne in aitante romanticone.

La solare cartolina greca non basta per riempire una sceneggiatura senza invettiva e piena di luoghi comuni con battute spesso stiracchiate ed una parte finale dove la melassa, tanta e quasi mai coinvolgente (un po’ ci prova Richard Dreyfuss con alcune battute simpatiche, ma il tempo anche per lui è passato davvero inclemente), sconfina oltre i limiti consentiti.

Tutto va a posto, l’amore trionfa a tutte le latitudini e spesso calcando la mano in maniera esagerata (vedi per esempio l’introduzione del nipote dell’autista per soddisfare la triste ragazzina di turno).

Manca poi completamente il ritmo, insomma pare di vedere un vero e proprio cine cocomero solo un po’ più edulcorato.

Il risultato è così assolutamente prevedibile e rimane ben poco che valga la pena di essere ricordato.

Si ride poco e l’emozione fa solo una toccata e fuga tanto veloce quanto indolore.

Scialbo.

Su Donald Petrie

VOTO : 5.
Lontani ormai i tempi migliori quando sapeva spesso imprimere ritmi vivaci alle sue pellicole proponendo un divertimento rilassato e coinvolgente.
Qui le idee latitano e il complesso pare molto stanco.

Su Nia Vardalos

VOTO : 5,5.
L'impegno ce lo mette, ma pare troppo attenta a mostrarsi e poco a essere naturale.

Su Richard Dreyfuss

VOTO : 6.
Vederlo, e dopo tanto tempo, invecchiato mi ha fatto un pò emozionare per meriti suoi che vanno assai oltre al film in questione.
Qui il ruolo non è granchè, ma quando ha la battuta giusta si fa notare.

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