Regia di Donald Petrie vedi scheda film
Trascurabile cartolina greca indorata di buoni sentimenti che punta tutto sulla simpatia della protagonista del già poco entusiasmante "Il mio grosso, frasso matrimonio greco". Diretto distrattamente da un onesto mestierante della commedia come Donald Petrie, questo "My life in ruins" (il titolo italiano è l'ennesimo attestato di stupidità di cui solo i distributori italiani si possono forgiare) narra la poco interessante vicenda di un' aspirante professoressa che, in attesa di una cattedra, s' improvvisa guida turistica in quel di Atene. Durante quello che dovrebbe essere il suo ultimo tour, riscopre il fascino della sua terra e trova l' amore con la complicità di un variegato gruppo di turisti. La banalità è di casa persino in colonna sonora e nelle citazioni cinematografiche per non parlare poi di Nia Vardalos che, almeno su di me, non esercita alcun fascino. Se non fosse per qualche scorcio suggestivo e per la presenza di un simpatico Dreyfuss, il film sarebbe decisamente soporifero.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta