Regia di Robert Zemeckis vedi scheda film
La motion capture è un’innovazione cinematografica e, come ogni innovazione, ha i suoi pro e i suoi contro e, quando viene utilizzata a sproposito, rischia di non essere apprezzata a dovere. La pellicola in questione ne è un esempio palese. Se la storia è ben nota e piacevole da seguire, il sovraccarico di effetti speciali, pieni di sbavature e qualche imperfezione, la rendono pesante seppur affascinante perché piena di piccoli dettagli (i capelli che si muovono, il tremolio delle dita e delle labbra) che lasciano a bocca aperta. Jim Carrey ha la malleabilità facciale necessaria a rappresentare le espressioni, dure e accigliate, del vecchi e burbero Scrooge. Sono le uniche due cose piacevoli di tutto il film animato: la storia e Jim Carrey. Tutto il resto è messo li per riempire il vuoto ma si rischia di straripare pur di essere sicuri di riempirlo per bene. Zemeckis da’ comunque una buona idea di ciò che vuole farci vedere e ci mostra quello che Dickens ha scritto nel modo in cui ogni bambino avrebbe voluto vederlo.
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