Regia di Robert Zemeckis vedi scheda film
Prima volta al cinema in 3D e prima volta in motion capture. Il 3D, per i pochissimi che ancora non lo sapessero, significa – tanto per esemplificare visivamente – che ti nevica in sala, che voli tra i tetti scansandoti istintivamente per paura di esserne colpito, che dallo schermo un sacco di elementi che stai guardando escono per venirti incontro ed altri, viceversa, ti sbucano da dietro la testa per andarcisi ad infilare. Motion capture invece è l’immagine stilizzata di un vero attore con i suoi autentici movimenti che appare disegnata come in digitale ma con effetti realistici senza precedenti che permettono di abbinare ad un essere umano tutti i funambolismi di un cartoon (e chi meglio di Jim Carrey poteva sfruttare quest’occasione?). C’è rimasto spazio anche per la storia a questo punto? Certo che si! Un classico come Canto di Natale di Dickens emana indubbio appeal già di per se. Il cinico e tirchiaccio Scrooge viene visitato dai tre spiriti del Natale Passato, Presente e Futuro che illustrano pirotecnicamente, a lui ed a noi, tutta la sua vita. Edificante favola sulla redenzione possibile. Ed il 3D assieme al motion capture esaltano il tutto in maniera fantastica coinvolgendo anima e sensazioni. Un’esperienza che consiglio di cuore. Da tutti, ma proprio tutti, i Punti di Vista.. eh eh
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