Regia di Henry Miller vedi scheda film
Thriller potenzialmente interessante che si apre su efficaci titoli di testa formati da immagini di scene del delitto che si sovrappongono e si confondono l' una con l' altra ; si parte proprio da un serial killer presumibilmente già fermato per passare ad un probabile emulatore, entrambi cacciati dal detective solitario e maniaco dell' ordine Dafoe. La struttura affronta i due casi quasi in simultanea attraverso sfuocati e luminosi flashback sino al momento in cui gli elementi non iniziano a combaciare. La peculiarità "artistica" dell' assassino che effettua vere e proprie composizioni con i corpi delle vittime sarebbe anche interessante e l' atmosfera cupa di alcune scene girate in interni aiuta a trasmettere la giusta inquietudine. Purtroppo, il tutto regge per circa un' ora dopodichè si cede il passo ad una parte finale raffazzonata con discrete lacune di sceneggiatura che banalizzano l' opera e la rendono decisamente incompiuta. La stessa spiegazione dell' anamorfosi arriva solo troppo tardi e lascia il sospetto che sia stata usata solo come pretesto erudito per dare un senso ad alcuni passaggi ma è veramente confusa e troppo forzata. Altra occasione sprecata, peccato.
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