Regia di Henry Miller vedi scheda film
VOTO : 5/6.
“Anamorph” è un thriller che pecca parecchio nella costruzione, narrativamente priva di particolari acuti, ma comunque dotato di un’estetica superiore alla media dei suoi concorrenti (per dirla tutti spesso realizzati proprio maluccio).
Così, quello che si vede è un prodotto riuscito a metà, con alcuni inserti che appagono lo sguardo, ma senza la necessaria tensione che poi dovrebbe essere la linfa vitale di una pellicola così..
Stan Aubray (Willem Dafoe) è chiamato a risolvere un caso in cui il killer opera come un criminale da lui arrestato anni prima
Quanto succede fa cadere qualche sospetto anche su di lui (per via di un passato non proprio limpido), ma sarà lui stesso, e le persone a lui care, ad essere in pericolo di vita.
Lascia un po’ l’amaro in bocca questo film, sviluppato senza particolare inventiva per quanto riguarda la trama, ma anche caratterizzato da uno stile, non sempre riuscitissimo, ma per lo più invitante e comunque abbastanza originale, almeno per un film che non puntava certamente ad essere considerato un capolavoro.
C’è, oltre che ai continui riferimenti alla pittura di Francis Bacon, una discreta cura per le ambientazioni (umidi e poco rassicuranti, grazie ad una fotografia ben realizzata) e il personaggio chiave è curato in maniera abbastanza convincente, a partire dalla sua innata meticolosità che sfiora quasi la pazzia (emblematica una delle prime scene quando mette in ordine la spesa sul rullo della cassa del supermercato).
Ed è così davvero un peccato tutt’altro che veniale che poi il film non sviluppi una storia all’altezza, anzi.
C’è poco mistero, quasi tutto compare un po’ all’improvviso nella fase finale, che peraltro si chiude poi in maniera troppo rapida e sbrigativa.
Infine il cast non è affatto male anche se Peter Stormare me lo immaginavo in un ruolo più malato (e poi complimenti a chi ha messo il volto del killer sul retro del dvd, bravi!).
Insomma un film che da un lato riesce ad essere accattivante, ma che poi delude quando il gioco comincia a farsi serio.
Davvero un peccato, comunque sia c’è di molto peggio in giro.
VOTO : 5/6. Cura in maniera interessante l'estetica, ma non riesce a creare la necessaria tensione.
VOTO : 6++. Buon personaggio, lui solito professionista.
VOTO : 5,5. Piuttosto incolore il suo detective rampante.
VOTO : 6. Caratterizza le sue scene con la sua presenza, ma è poco più di una comparsa.
VOTO : 6. Passabile.
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