Regia di Neill Blomkamp vedi scheda film
Sono alti,a metà tra una cavalletta e un gambero giganti,mangiano rifiuti,cibo per gatti (ma non disdegnano altre cose...),saltano e si esprimono in un idioma fatto di grugniti e versi quasi singhiozzanti,ma elaborano una tecnologia avanzatissima con pochi elementi a disposizione:gli alieni approdati sopra Johannesburg,in una data imprecisata,più o meno ai giorni nostri,vengono dapprima fatti scendere dalla grande astronave che gravita sopra la metropoli,poi internati in un centro di accoglienza-bidonville che sembra un campo di concentramento,e le tensioni tra loro e la popolazione locale cresce sempre di più,fino a generare una guerriglia vera e propria.Attenzione,però,non sono gli alieni i cattivi:gli umani,come risaputo,possono essere la specie più crudele e spietata presente su questo pianeta,se ne hanno modo e libertà da limitazioni di coscienza o civiche.Il film di Neill Blomkamp che si è rivelato un caso,tanto da guadagnare attenzione generale molto accesa,e anche se non ha totalizzato incassi spaventosi,ha fatto trovare al regista sudafricano la via delle grosse produzioni (a breve vedremo "Elysium",altra fantascienza intrisa di socialità con Matt Damon e Jodie Foster),ha la cornice del mockumentary,e procede montando la suspence,come un thriller d'azione:il film ha il merito di trovare un protagonista non necessariamente simpatico,umano ma con difetti notevoli,e di far provare un'empatia allo spettatore con le creature isolate,tormentate,massacrate da quelli a noi più simili.Considerata l'ambientazione,ricordando la tragedia dell'apartheid ancora recente,il film mette in scena anche la tendenza a schiacciare chi sta ancora peggio o è diverso.Violento,con qualche passaggio che andava forse reso più fluido,"District 9" è fantascienza ben congegnata,che alterna un'energia grezza alla capacità di abbozzare discorsi ampi e a sfondo sociologico complesso.
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