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District 9

Regia di Neill Blomkamp vedi scheda film

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La recensione su District 9

di tafo
6 stelle

In meno di due ore di film la sensazione è quella di assistere ad una antologia della fantascienza al cinema. Nella parabola del burocrate che mette la forma prima di tutto ma nella sostanza si dimostrerà coraggioso finanche eroico, c'è prima di tutto la consapevolezza della impossibile coesistenza tra alieni in senso lato e indigeni in senso geografico. Gli alieni possono avere forme crostacee e mangiare cibo per cani, il loro destino è nel ghetto mentale prima che fisico, insieme agli altri stranieri indesiderati. Dentro una cornice da falso documentario che racconta la storia dell'operazione di sfratto dei gamberoni dal ghetto alla periferia di Johannesburg verso una zona disabitata, c'è spazio per la solita estetica da videogioco spara-tutto dove i soldati sono al servizio della solita multinazionale che studia e sfrutta la diversità. La contaminazione del burocrate incaricato dello sfratto alieno diventa una grande occasione per la quale il sacrificio di quest'ultimo appare poco grave anzi necessario. Il protagonista riesce a sfuggire al suo destino da cavia e si rifugia nell'unico posto possibile, dove si trovano i suoi futuri simili e dove può capire come è avvenuta la trasformazione e se può essere arrestata. Tutti lo cercano, i media cominciano la loro opera di (dis)informazione, l'unica che lo crede è la moglie. Il montaggio è serrato e mentre la didascalia ci aggiorna sull'avanzare della trasformazione esplode la violenza prima il burocrate insieme ad un alieno assalta la sede della multinazionale per recuperare il liquido che può guarire il primo e far ritornare a casa il secondo. Dopo è il ghetto a esplodere i primi a farne le spese sono gli stranieri di colore  che vorrebbero la mano-artiglio del burocrate per i loro riti stregoneschi, dopo tocca ai soldati e infine è il cinema catastrofico-tecnologico a subire una dura lezione estetica. Il burocrate diventa eroe fà salvare il gamberone e rinuncia a ridiventare come quegli esseri che lo hanno braccato per sfruttarlo, che non hanno avuto scrupoli a farlo diventare un cavia. Meglio di Avatar per messaggio e ironia di fondo.  

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