Regia di Neill Blomkamp vedi scheda film
Un film semplice, con un montaggio originale che alterna spesso alle inquadrature della macchina da presa il monitor delle videocamere di sicurezza e il monitor delle videocamere televisive. Originale anche l'idea di sfruttare la fantascienza aliena per parlare della piaga della civiltà umana: l'apartheid, la xenofobia, il razzismo, la discriminazione e l'importanza etico-morale di qualsiasi ricerca che debba rispettare la dignità di ogni essere vivente e non calpestare i diritti altrui nel nome del sapere e del denaro. Tuttavia il film non mi ha coinvolto né sconvolto, direi che il mio sguardo è stato assolutamente distaccato e anche vagamente annoiato. La storia forse l'ho trovata troppo semplice e ho intravisto un po' di poesia nell'immagine della navicella che ritorna alla nave madre. Ma forse lo stile da reportage me l'ha fatto sembrare anche fin troppo televisivo (e questo era ovviamente l'obiettivo del film che quindi è riuscito), ma il genere televisivo personalmente proprio non lo sopporto. Meglio comunque di tanti altri film banali sugli alieni (per esempio meglio dell'ultimo remake della guerra dei mondi), ma niente a che vedere con l'adrenalina e l'effetto visivo di Alien.
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