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Il mondo dei replicanti

Regia di Jonathan Mostow vedi scheda film

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La recensione su Il mondo dei replicanti

di zombi
4 stelle

ho preso in visione questo inutile oggettino da prime time salottiero che era iniziato da una ventina di minuti e per lo meno il fracasso delle scene d'azione mi ha tenuto sveglio. il mondo è popolato da surrogati che vivono e lavorano e rischiano per gli uomini comodamente sdraiati su chaise-longue che comandano queste belle versioni di loro attraverso un aggeggio che si indossa come un paio di occhialini da realtà virtuale. il surrogato è buono lo stesso. tutti quegli snack al cioccolato, che il cioccolato se l'hanno visto passare in fotografia siamo fortunati, sono buoni assai  e in momenti di turbamenti estemporanei fanno sentire meglio dopo che li ho fagocitati. e subito dopo mi fanno sentire peggio, perchè sapevo che non avrei dovuto mangiarli. gli umani, quando smontano dal turno e si levano gli occhialetti e ripongono il surrogato nel box, sono tutti tristi, svogliati, impanzoniti, pallidi, incazzati, sporchi e coi capelli unti. ricordano un pò gli umani di WALL-E che non riuscivano più a muoversi sui piedi da tanto che erano grassi.tutti i surrogati sono più belli a parte quello di bruce willis che ha un orrendo ciuffetto biondo appicciccato alla ben più gradevole pelata. però si sa i surrogati dai e dai fanno peggio che il prodotto naturale originale che vanno sostituendo e così fa la sua comparsa nel lungometraggio una tremebonda arma che fulmina il replicanti e con esso cuoce le cervella anche al malcapitato umano. c'è anche una comunità umana no-surrogates che però al film, che in effetti non dura tanto, importa poco o nulla. insomma per farla breve, la morale, moralina, moraluccia-uccia-uccia del blockbusterone è quella che gli uomini devono riuscirci da soli. con le proprie mani e le proprie forze prendere in mano la propria vita e la propria esistenza e ricominciare da capo. possibilmente senza ricadere nella stessa buca di prima, ma si sa che gli umani hanno memoria storica corta e i cibi che fanno male sono i più buoni chissà perchè. willis torna dalla moglie e si abbracciano. forse ricominciare è possibile. la moglie di willis è la rosamunde pike che vedrei bene in una commedia con quegli occhioni da svampita. lo scienziato che vuole correggere gli errori umani è james cromwell. bruce willis è bruce willis nel senso peggiore. la socia di bruce willis è la rhada mitchell che nonostante il mascellone all ridge mi piace. il film è come i kiwi che compro di tanto in tanto: ovale perfetto, colore non deciso ma... verde!; molliccio fuori e granitico all'interno e con un sapore che va dal niente assoluto al metallico. di cosa siano il surrogato manco lo voglio sapere.

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