Regia di Jonathan Mostow vedi scheda film
Dopo Terminator 3, Jonathan Mostow prosegue con la fantascienza cibernetica e dirige una sceneggiatura firmata dagli autori di Terminator 3 e Terminator Salvation. Il soggetto, tratto da una graphic novel, è molto interessante e trasla la cosiddetta realtà virtuale nella vita materiale di tutti i giorni. Attraverso dei cyborg dalle apparenze umane e telecomandati a distanza dal loro utilizzatore, gli uomini hanno trasformato le proprie vite in un qualcosa di eremitico vivendo per interposta persona. Sono i surrogati (i cyborg) ad andare in giro e a vivere, mentre le persone (l'ideale cervello della macchina) restano al sicuro della propria abitazione.
Su tale soggetto si snoda una sorta di poliziesco fantascientifico con una coppia di poliziotti, ovviamente dei surrogati, che cercano di risalire alla mano che si cela su una serie di assassinii e, soprattutto, sull'utilizzo di un'arma che riesce a mettere fuori uso i surrogati e, al contempo, di fulminare il cervello di chi li manovra.
Un buon sci-fi old school.
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