Regia di Christian Alvart vedi scheda film
Sul ponte di comando dell’astronave Elysium giunge la notizia che la Terra è finita: le migliaia di passeggeri – in gran parte addormentati in un sonno spaziale – sono tutto quel che rimane dell’umanità. Quando però due ufficiali, Bower e Payton, si risvegliano qualcosa è andato storto: la nave sembra deserta, gran parte dei sistemi non funzionano ed è solo l’inizio di un lungo incubo. Pandorum è infatti un horror fantascientifico – non a caso prodotto dal Paul W.S. Anderson di Resident Evil – che si affida raramente alla Cgi e ha un taglio da serie B, pur con alcune scene d’impatto, girate in una centrale elettrica abbandonata di Berlino per rendere l’ampiezza dell’astronave. Quaid e Foster fanno un discreto lavoro su personaggi non originali, mentre i due comprimari sono assai improbabili: una scienziata che si muove come un’assassina di Prince of Persia e un contadino vietnamita che non parla inglese e combatte da campione di arti marziali. Carpenter ci avrebbe messo un cast aggressivo, con battute toste e sprazzi di sense of humour, Christian Alvart invece è tedesco e così si prende sul serio, ricorre a qualche inquadratura distorta o traballante di troppo e va un po’ per le lunghe.
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