Regia di Christian Alvart vedi scheda film
Nonostante alcune ingenuità, alcuni debiti piuttosto evidenti con altri film (non tanto "Alien" - che viene sovente citato nei commenti e nelle recensioni - quanto "Punto di non ritorno", per il contesto della vicenda, e "Silent Hill", per la parte horror) e qualche buchetto nella sceneggiatura, Pandorum è un film che si può definire ben riuscito. E' avvincente, inchioda lo spettatore sulla sedia dall'inizio alla fine, e il regista dimostra si saper dosare con grandeabilità la miscela di fantascienza e horror.
Riuscitissima poi l'ambientazione: l'astronave con i suoi cunicoli oscuri ed opprimenti trasmette costantemente un senso di angoscia e di disagio allo spettatore. Lo sviluppo della trama non è mai banale anzi la trovata di dividere i due protagonisti quasi dall'inizio e di seguirli in due vicende parallele ma molto diverse (uno alle prese con mostri in carne ed ossa, l'altro con i mostri della propria mente) rende la pellicola ancora più interessante. Se il fantahorror è il vostro genere questo è un film da non perdere
Il caporale Bower si risveglia all'interno di una astronave senza ricordare quasi nulla del suo passato. Mentre tenta disperatamente di orientarsi assiste al risveglio del tenente Payton. Mentre col trascorrere del tempo cominciano ad affiorare i ricordi, i due tentano di prendere il controllo dell'astronave che pare avere grossi problemi di funzionamento. Bower (che si ricorda di essere un ingegnere) tenta di raggiungere il reattore per procedere ad una riattivazione ma le cose prendono subito una brutta piega.......
Non è certo la cosa che si nota di più nel film
Se il film è riuscito non si cambia nulla, neanche i difetti.
Sicuramente promosso a pieni voti. Come detto più sopra, sa gestire con grande perizia le varie componenti del film e somministrarle allo spettatore nei tempi e nei modi giusti. Qualche ingenuità è sicuramente perdonata in attesa di rivederlo alla prova.
Buonissima prova per questo giovane attore che sa dare il giusto spessore al protagonista. Una recitazione drammatica ma senza eccessi
L'impressione è che abbia svolto il compitino con la bravura che gli è solita ma senza eccessivo coinvolgimento. Sicuramente una prova secondaria rispettoa a quella do Foster
Bella e brava ha una fisicità che la fa calare bene nel ruolo. L'unico parallelo che si può, a mio avviso, fare con Alien è proprio quello tra Weaver/Ripley e Antje/Nadia
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