Regia di Rob Zombie vedi scheda film
Avevamo lasciato Mike Myers forse morto (ma,conoscendo Michelino il Trucido,sapevamo tutti che non c'è verso,o quasi...) e il numero due del nuovo "Halloween" riprende esattamente dalla scena finale del primo,con ambulanze e feriti:gli orrori del primo film non sono certo sopiti,ed il killer della Notte delle Zucche continua la sua dedizione all'assassinio facendo scempio dei due infermieri sull'autolettiga che lo sta portando all'ospedale.Rob Zombie,che non è un autore dozzinale,a questo punto si può dire,per quanto certe sue scelte possano lasciare perplessi,rilegge lo slasher movie dando implicazioni psicanalitiche pesanti,collegando le ossessioni del bambino interiore dentro il gigante omicida e muto al mito di Alice,della Regina Bianca,rappresentata dalla madre,e decretando,almeno a quanto si vede,il fallimento della psicanalisi a confronto con l'istinto omicida puro e inarrestabile di un serial killer di questa portata.Infatti,i morti stavolta arrivano a 19,la furia assassina di Mike Myers va in parallelo con la ricerca dei resti della propria famiglia,e Loomis cerca fino all'ultimo di trovare una via di salvezza per il killer,ma il proprio narcisismo gli giocherà brutti scherzi.Il cinema di Zombie è interessante,non becero come molti altri registi dell'horror,lancia provocazioni e gioca di sarcasmo sulla Famiglia (vedi anche il dittico de "La casa dei mille corpi" e "La casa del diavolo"),non regge fino in fondo con le cose che solleva,ma i suoi film,oltre ai momenti da brivido,offrono spunti di riflessione e scene ben costruite. Due icone degli anni Settanta come Malcolm McDowell e Brad Dourif sono presenti,è annunciato un terzo "Halloween",ma probabilmente il regista non sarà della partita.
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