Regia di Rob Zombie vedi scheda film
Non ci posso fare nulla, Rob Zombie mi garba un sacco. Mi avevano detto che il suo secondo capitolo di Halloween era una "marchetta" e nulla più ma dopo averlo visto, non posso far altro che scrivere : ben vengano le marchette di questo regista!! Alcuni degli inevitabili difetti del prolifico filone slasher sono senz' altro la banalità e la ripetitività ; Zombie mette mano al genere con uno sguardo ed un' estetica tutta sua, fatta di contaminazioni dark, punk, metal, piena di tatuaggi, sangue cattiveria e personaggi borderline. La cupa messa in scena, il delirio delle parti oniriche, l' approccio lucido alla violenza sono oramai segni di riconoscimento di questo cineasta così come le posizioni tutt' altro che politically correct nei confronti di media e famiglia. Questo ritorno di Michael Myers difetta magari di quel fascino morboso presente nel reboot "The beginning" ma è comunque un lavoro al di sopra della media nell' attuale cinema horror e riconferma un talento visionario da non sottovalutare.
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