Regia di Sam Raimi vedi scheda film
Una giovane funzionaria di banca, ansiosa di fare carriera, nega la proroga del mutuo a una zingara e scatena, letteralmente, l’inferno. Raimi torna a parlare dello sterco del demonio dopo il magnifico Soldi sporchi; ma lo fa secondo le modalità horror che gli sono congeniali, prendendosi anche molto sul serio, e questo è un guaio: per metà del tempo bisogna sorbirsi un’interminabile serie di effettacci splatter (occhi e denti che volano, animali sbudellati, sangue a fiotti) buoni per un pubblico di adolescenti. E pensare che la storia da raccontare era lì: quella di una ragazza di umili origini, che coltiva le proprie legittime aspirazioni cercando di destreggiarsi fra un rivale scorretto e una futura suocera ostile, e che le dure leggi del mercato spingono a diventare una stronza. La fenomenologia sociale del neocapitalismo è già di per sé un argomento passibile di essere trattato come un horror (vedi A tempo pieno e Cacciatore di teste): non c’è bisogno di condirlo con bambinate fuori tempo. Bella occasione persa.
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