Regia di Sam Raimi vedi scheda film
Pensavamo di averlo perso (come regista horror) e invece riecco a sorpresa un Sam Raimi strepitoso e in gran forma! Ha preso un pò di pellicola ed ha girato un filmone in pieno stile anni '80 con la tecnologia del nuovo millennio. Il risultato è assolutamente eccitante per chi guarda ancora con nostalgia vecchi capolavori come "la Casa", "La Cosa", "Nightmare on Elm Street"...anzi, Sam sembra proprio proseguire quella strepitosa serie de "La Casa" (cosa che farà ufficialmente nel 2011 con "La casa IV"). Non sfugge infatti l'estrema somiglianza della vecchietta negromante con quella strega che andava a chiudere "L'armata delle Tenebre" che guarda un pò diceva ad un impavido Ash Ti mangerò l'anima!
Ma non forziamo troppo le cose XD
"Drag me to hell", dicevamo, in puro stile anni '80 diverte, spaventa, disgusta (è inelencabile la quantità di schifezze che finisce nella bocca della povera Lohman), e, cosa non da poco, sgomenta! Il tragico destino della protagonista non può lasciare indifferenti, con l'aggravante che decisamente non se lo meritava e non se l'era andata a cercare. Questo mette in discussione un assioma fondamentale, quel tacito insegnamento che ogni giorno ci viene instillato tramite tv e telegiornali: Se ti comporti bene, non ti accardà nulla!
E tuttavia il film è spensierato, impegnato e non impegnativo, ma fatto davvero bene (aiutatemi a dire bene)!
Alison Lohman perde la sua connotazione divina (attribuitale in "BIg Fish", in cui era bella che più bella non si può) per riassumerne una tutta (positivamente) terrestre superando ogni aspettativa: si spaventa per bene (senza rendersi mai ridicola) e soprattutto reagisce (ma forse qui è più merito del personaggio, che ricorda alla lontana la caparbietà di Ash) risultando sorprendentemente assai simpatica (cosa molto rara per un personaggio femminile da film horror).
Justing Long fa sempre la parte del fessacchiotto, ormai ha il suo personaggio...e non è che ci piaccia granchè.
Da notare come vi sia una interessantissima caratterizzazione dei personaggi: sebbene vi siano tutti gli archetipi e stereotipi del caso (dalla strega, al mostro, la ragazza sventurata, la negromante, il veggente...) nessuno risulta poi così banale. Merito sia delle interpretazioni (e dunque della regia) che della sceneggiatura.
Conclusione: un bel Horror genuino con l'acca maiuscola, massiccio e semplice allo stesso tempo! Consigliatissimo!
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