Regia di Sam Raimi vedi scheda film
Se si apprezza l'horror c'è anche qualche scena interessante ma la sceneggiatura è scarsa assai, il finale è da "corto" e i personaggi sono scialbi. Poco credibile la psicologia della protagonista che dopo una furiosa aggressione da parte della vecchia zingara nel parcheggio sembra non avere nessun tipo di problema. Un film freddo che non fa sobbalzare nemmeno per sbaglio e che presuppone, per essere apprezzato, la conoscenza di illustri precedenti. Drag me to hell sembra il compitino ben fatto di un alunno secchione ma privo di creatività... una compilazione accurata di tutto ciò che potrebbe servire ma che alla fine è superfluo... scontato nello svolgimento, prevedibile senza alcuna sorpresa...
Faccio bene io ad aver abbandonato il cinema horror che da qualche anno ormai mi ha veramente fatto due scatole immani... sempre le stesse cose, sempre la stessa maniacale ripetitività delle stesse situazioni. Del film non posso dire altro... è quello che è... manderà in visibilio che si eccita sessualmente con l'emissione di vomito verdastro e con bulbi oculari che schizzano fuori dalle orbite. Tutti gli altri possono tranquillamente astenersi.
I protagonisti: Alison Lohman con un'inespressività inconsueta... un personaggio che avrebbe potuto essere scavato nel torbido e che invece viene abbandonato e improntato solo sulla fisicità dei corpo a corpo col maligno.. Il suo fidanzato che ha la sfortuna di somigliare a Ross di Friends in maniera imbarazzante (e sembra altrettanto fesso).
Potrei dire che si salva la vecchia zingara che ha un gran da fare con la dentiera ma insomma... sarebbe una forzatura. Quindi di questo film non si salva nulla... se ne facciano una ragione gli adoratori di Sam Raimi... qui l'unico orrore sta nell'aver passato una serata a vedere sta stronzata...
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