Regia di Judd Apatow vedi scheda film
Com'è cambiato l'umorismo ebraico dai tempi di Woody Allen! Per non dire dai tempi delle Storielle ebraiche, che ebbero grande successo anche nel nostro paese, quando la BUR (nel 1988) le pubblicò a cura di Ferruccio Fölkel. Sembra che di Adam Sandler e soci si sia impossessato l'umorismo del primo Eddie Murphy, tutto giocato su battute riguardanti le dimensioni del pene. Tanto che quando il giovane comico Ira Wright (che è interpretato dal bravo Seth Rogen e che nel doppiaggio italiano diventa, per ovvie ragioni, Ira Katz) cambia tono e comincia a sparare battute su sesso e amicizia, in maniera meno volgare, l'affermato comedian George Simmons (un Sandler che ha almeno il buon gusto di prendere in giro sé stesso) gli si propone come assistente.
La prima parte è, a mio parere, la più riuscita, perché il mondo della televisione per adolescenti, tutta fatta di una comicità che forse Freud collocherebbe a metà strada tra la fase orale e quella anale, è quello che gli autori conoscono meglio, anche se per lo spettatore italiano molti riferimenti allo show business americano vanno inevitabilmente perduti (resta, comunque, una battuta sulla famosa scena del "gel per capelli" di Tutti pazzi per Mary).
Uno dei difetti del film è l'eccessiva lunghezza e ridonda l'episodio del ritorno di fiamma di George con la vecchia fiamma ormai sposata e madre di due bambine, ma lo spettacolo imbastito dal regista e sceneggiatore Judd Apatow è tutto sommato godibile.
Non so chi sia, ma non poteva mancare un Dick in un film come questo.
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