Regia di Judd Apatow vedi scheda film
In America questo blocco di comici va forte, incassano molto e viene considerato il "pack" di riferimento per il genere brillante: qui da noi stenta a reggere due settimane in proiezione, e recupera un pò in video e nelle trasmissioni televisive. Ad occhio e croce questo dovrebbe essere un pò la summa dell'Apatow-pensiero, una commedia che ha una contaminazione drammatica su temi come la malattia grave,l'arte di far ridere, il successo e le relazioni personali: però, non si capisce perchè immettere una sequela di parolacce come quella che puntualmente si sente in ogni film di questi sceneggiatori e registi, a tal punto che in ogni frase ce ne sono perlomeno un paio di troppo( e il sottoscritto non è certo un puritano). E comunque, due ore e venticinque minuti sono una durata estenuante per la sostanza della storia, che poteva essere interessante: un comico di successo, probabilmente destinato a spegnersi presto per un grave male diagnosticatogli, si accolla un cabarettista dilettante che vuole arrivare, ma sembra non sfondare.Il confronto tra i due è anche aspro, visto che la star è arrogante, e l'altro maldestro, e benchè si sfiori un lieto fine un pò forzato, il film sa tornare con i piedi per terra e proporre una conclusione dolciastra, che lo rende più apprezzabile. Sia Sandler che Rogen hanno buoni momenti, ma il copione è infarcito di troppe volgarità gratuite ed in eccesso per divenire una buona commedia drammatica, benchè i personaggi siano strutturati in modo credibile.
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