Matt Carter, un agricoltore che vive solo col figlio Mark, salva dal fiume un uomo e una donna. Il primo gli prende cavallo e fucile, per recarsi in città a registrare la proprietà di una miniera vinta al gioco. La donna, May, (Monroe) resta invece con Matt. Fuggiti per un attacco indiano, i tre riescono a raggiungere la città, dove ritrovano l'avventuriero. La resa dei conti viene risolta da Mark. May resterà per sempre con Matt e il bambino.
Note
Marilyn trova qui uno dei personaggi più complessi e sofferti della sua carriera. Western avventuroso, il film comunica un'ideale spinta alla "resurrezione", simboleggiata anche dal memorabile viaggio sul fiume.
Con tutto il rispetto per Preminger, la Monroe e Mitchum, non riesco ad accettare finto rafting e vestiti di Armani intonsi. Mi spiace, chiedo perdono, ma il film é datatissimo. Voto: 5 (cinque) per rispetto alla settima arte e ai sopra citati, altrimenti sarebbe un 3.
È lodevole l’iniziativa di RaiPlay di rendere disponibili alla nostra visione, per qualche giorno, a ottant’anni dalla morte, alcune delle interpretazioni introvabili di Marilyn Monroe.
Diventa sopportabile persino la pubblicità…
In giro ci sono western migliori, così come migliori pellicole con Marilyn Monroe, anche se tutto sommato "La magnifica preda" è un onesto film che si lascia guardare e che qualche spunto interessante riesce pure a regalarlo
La fattura è buona. Le riprese acquatiche, benchè fatte tutte in una piscina in studio, sono verosimili. La storia non è un gran che, tutto prevedibile dalla prima scena. Gli immancabili indiani idioti. Sotto la sufficienza. 5 meno
“Love is the travel of the river of no return” recitano i versi della canzone che fa dal sottofondo sonoro alla storia ma fornisce in originale anche il titolo al film, perché è proprio il fiume, infido e impetuoso come i sentimenti dei due protagonisti ) qui in particolare combinazione alchemica, il vero protagonista della pellicola.
Voto 7. Western avventuroso anomalo, ben strutturato e ben recitato. Mitchum padre dà un senso di protezione pari ad un caminetto ardente nelle notti d’inverno. [11.10.2007]
Dopo Niagara, dunque, “La magnifica preda”, o (secondo il titolo originale) “Love is the Travel on the River of no return”, che richiama il leitmotiv struggente del film, che Kay (Marilyn Monroe) – accompagnandosi con la chitarra – canta per il pubblico prevalentemente maschile dei Saloon nel lontano West nordamericano*.
La storia… leggi tutto
Metti l'icona sexy di Hollywood (Marilyn Monroe), paesaggi montani da National Geographic valorizzati dall'uso del cinemascope, un genere di sicuro successo come il western e un regista di grido. Poi infilaci anche un ragazzino orfano di madre, giusto per tenere alto il tasso glicemico a beneficio del pubblico femminile ed ecco che hai fatto il film. È su questi ingredienti … leggi tutto
Dopo Niagara, dunque, “La magnifica preda”, o (secondo il titolo originale) “Love is the Travel on the River of no return”, che richiama il leitmotiv struggente del film, che Kay (Marilyn Monroe) – accompagnandosi con la chitarra – canta per il pubblico prevalentemente maschile dei Saloon nel lontano West nordamericano*.
La storia…
Se non fosse per una prorompente e sensuale Marilyn Monroe (che tuttavia lo giudicò come il suo peggior film) e per un sempre professionale Robert Mitchum, si potrebbe tranquillamente giudicare questa pellicola come un western senza infamia e senza lode, aiutato più dai colori del Cinemascope che da una trama fin troppo prevedibile. E se il regista Preminger giudicò dirigere…
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Commenti (10) vedi tutti
Tutto troppo irreale e come Film non appassiona nonostante cotanti Attori.voto.0.
commento di chribio1Con tutto il rispetto per Preminger, la Monroe e Mitchum, non riesco ad accettare finto rafting e vestiti di Armani intonsi. Mi spiace, chiedo perdono, ma il film é datatissimo. Voto: 5 (cinque) per rispetto alla settima arte e ai sopra citati, altrimenti sarebbe un 3.
commento di Roberto MorottiÈ lodevole l’iniziativa di RaiPlay di rendere disponibili alla nostra visione, per qualche giorno, a ottant’anni dalla morte, alcune delle interpretazioni introvabili di Marilyn Monroe. Diventa sopportabile persino la pubblicità…
leggi la recensione completa di laulillaIn giro ci sono western migliori, così come migliori pellicole con Marilyn Monroe, anche se tutto sommato "La magnifica preda" è un onesto film che si lascia guardare e che qualche spunto interessante riesce pure a regalarlo
leggi la recensione completa di galavernaLa fattura è buona. Le riprese acquatiche, benchè fatte tutte in una piscina in studio, sono verosimili. La storia non è un gran che, tutto prevedibile dalla prima scena. Gli immancabili indiani idioti. Sotto la sufficienza. 5 meno
commento di Brady“Love is the travel of the river of no return” recitano i versi della canzone che fa dal sottofondo sonoro alla storia ma fornisce in originale anche il titolo al film, perché è proprio il fiume, infido e impetuoso come i sentimenti dei due protagonisti ) qui in particolare combinazione alchemica, il vero protagonista della pellicola.
leggi la recensione completa di (spopola) 1726792Il primo e unico western di Otto Preminger.
leggi la recensione completa di giansnow89un western avventuroso un po fiacco ,ma carino.finale giusto ma inaspettato.
commento di wang yuUN'AVVENTUROSO WESTERN CON LA BELLISSIMA MARILYN MONROE DI NUOVO IN PISTA CON I SUOI ORIGINALI FILM DEL 50-60-70
commento di UtenteVoto 7. Western avventuroso anomalo, ben strutturato e ben recitato. Mitchum padre dà un senso di protezione pari ad un caminetto ardente nelle notti d’inverno. [11.10.2007]
commento di PP