Regia di Sean Anders vedi scheda film
C’è chi aspettava questo film - a dispetto del titolo poco rassicurante - con un po’ di speranza. Il regista Sean Anders e lo sceneggiatore John Morris, infatti, erano stati un piccolo caso del cinema indipendente Usa con la divertente commedia-mockumentary Never Been Thawed: 35mila euro di budget, trascurato dai media ma amato da Internet. Ecco invece il solito gretto road movie adolescenziale, tre folli giorni e 800 km per perdere la verginità con una pin-up conosciuta in chat. Avevano persino azzeccato il cast: Josh Zuckerman e Clark Duke sono una bella coppia d’amici, il primo belloccio imbranato, il secondo nerd figo e sessuomane, Amanda Crew ha un bel carisma. E autentiche chicche sono James Marsden, fratello psicotico e immaturo del protagonista, e Seth Green, figliol prodigo di una rigida comunità religiosa. Aggiungete qualche bella idea come la festa porno-metal della comunità amish, gli AC/DC alla partenza, il Señor Donut (Zuckerman nei panni di un pupazzo pubblicitario imbarazzante), e poteva venire fuori qualcosa di godibile. Ma la regola non scritta di questi trip-movie è l’approssimazione, la ricerca della stupidità più che della demenzialità. Un’arte che tutti sottovalutano, pubblico in testa.
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