Regia di Louie Psihoyos vedi scheda film
Storia di un pentito. Negli anni '60 Ric O'Barry era il famosissimo addestratore di delfini grazie al quale fu possibile girare il serial televisivo Flipper, che consentì a Ric una tale agiatezza da poter acquistare una Porsche nuova ogni anno. Quando il delfino, costretto alla cattività, gli morì tra le braccia, per Ric ebbe inizio una nuova vita, al centro della quale si trovava un'unica missione: quella di liberare i delfini in cattività, costretti dall'industria multimiliardaria dei delfinari. Così, dopo aver radunato una squadra di all-stars degna di Ocean's eleven, Ric è andato in missione a Taiji, in Giappone, località presso la quale si svolge un'implacabile caccia a delfini e balene e da cui partono i delfini destinati ai circhi d'acqua di tutto il mondo. Riuscendo a piazzare con un'arditissima e temeraria manovra notturna alcune telecamere opportunamente camuffate nei punti strategici e vitatissimi dai quali è possibile osservare cosa accade in quella baia che ogni settembre si tinge di rosso, Ric e i suoi hanno potuto mostrare a tutto il mondo le nefandezze granguignolesche di quella orrenda mattanza. A Louie Psihoyos, regista del film, il merito di avere saputo raccontare questo magnifico documentario, premiato con l'Oscar nell'apposita sezione, come un thriller, riuscendo al tempo stesso a raccontare le mille scelleratezze che ruotano intorno alla caccia ai cetacei: dalla vendita di carne con dosi elevatissime di mercurio - che peraltro finisce nelle mense scolastiche nipponiche - ai livelli di stress altissimi che i delfini raggiungono negli spettacoli pubblici a causa della loro ipersensibilità ai suoni. Con un finale agghiacciante, a causa del quale il film è uscito in Italia con il divieto ai minori di 14 anni. Da noi ha circolato pochissimo: da noi lo distribuisce in dvd Feltrinelli: per ogni dvd venduto 1 euro andrà a Goletta Verde. Fatelo sapere ai vostri amici. In questo modo contribuirete alla causa di questa intelligentissima e generosa specie animale.
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