Regia di Jaume Collet-Serra vedi scheda film
Sarà perché non mi aspettavo grandi cose, o sarà che ormai di thriller convincenti se ne vedono davvero pochi, ma in ogni caso questo “Orphan” mi ha lasciato proprio soddisfatto.
Una coppia agiata, con alle spalle diverse vicissitudini, che traspariranno col tempo, decide di adottare una figlia che va ad aggiungersi ai due già presenti (e a colmare il vuoto lasciato da un aborto).
La nuova arrivata, da principio mansueta ma un bel po’ strana, finirà per rivelarsi un’insidia mortale per coloro che le stanno intorno.
La storia sa, per buona parte, di già visto, ma anche in questi frangenti il buon Jaume Collet-Serra riesce ad essere fluido nel racconto e tenere un discreto grado di tensione, vuoi che questa sia emotiva, vuoi per la sensazione di imminente pericolo che traspare con costanza.
Questo fino al colpo di scena pre finale che rigenera ulteriormente il film e porta verso una conclusione incalzante e coinvolgente (nell’edizione home video, l’ho visto in blu-ray, è presente anche un finale alternativo molto più cattivo, ma ho preferito quello scelto ufficialmente).
Impossibile non tifare col cuore in gola per la madre, una bella oltre che convincente Vera Farmiga.
A parziale demerito del film, va comunque segnalata qualche sbrodolatura qua e là, su tutte l’omicidio della suora di colore che avrebbe dovuto lasciare un segno diverso (difficile credere che possa essere dimenticato dalla polizia, non fosse altro per le impronte sulla neve, ma anche per la dinamica in se e per le protagoniste) se ci si pensa bene.
Per il resto è un buon thriller, di questi tempi un po’ avari di soddisfazioni, vale personalmente anche un po’ di più del suo effettivo valore.
Ben fatto.
Bravo soprattutto a gestire il film fino al colpo di scena, con buona tecnica in grado di tenere un egregio livello di tensione anche nei momenti meno coinvolgenti.
Incalzante poi nel finale, nel complesso prova molto buona per il genere.
Bella, ma semplice, determinata e molto coinvolta nella vicenda.
Semplicemente brava.
Non è certo un mostro di espressività, ma funziona piuttosto bene.
Agghiacciante, direi che è stata gestita bene, per il resto se l'è cavata decisamente bene.
Professionale.
Sufficiente.
Sufficiente.
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