Regia di Jaume Collet-Serra vedi scheda film
Alla morte della terzogenita, John (Sarsgaard), marito tonto e scarsamente empatico, e Kate (Farmiga), madre amorevole con un passato da alcolista, decidono di dare comunque un’altra sorella ai loro due figli, di cui una è sordomuta. La scelta cade sulla dodicenne Esther, una ragazzina molto particolare e intelligente. Ma ben presto vengono a galla troppe strane coincidenze: una compagna di giochi finisce all’ospedale, la madre superiora dell’orfanotrofio da cui proviene Esther muore assassinata e via dicendo. Kate si rende conto che dietro c’è la mano della “bambina” (vietato fare spoiler), mentre suo marito si dimostra sempre più un ritardato, la figlia sordomuta viene plagiata e l’unico che potrebbe dare manforte alla madre è tenuto sotto scacco dalla nuova arrivata.
Lo spagnolo Jaume Collet-Serra, ormai naturalizzato americano, si conferma prezioso regista di genere con un film che dell’horror possiede qualche eccesso splatter, ma la trama non vira mai sul paranormale, preferendo una godibilissima torsione inaspettata in sottofinale. Ottima e davvero inquietante la prova della dodicenne Isabelle Fuhrman, qui in un ruolo che ricorda il Macaulay Culkin de L'innocenza del diavolo.
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