Regia di Alfio Caltabiano vedi scheda film
Alfio Caltabiano, maggiormente noto (o minormente ignoto) come caratterista di film di genere, ma anche stunt e sceneggiatore, nel 1966 viene reclutato come maestro d'armi per L'armata Brancaleone di Monicelli; a quel punto a Caltabiano mancava solo un'esperienza da fare nel cinema, cioè quella del regista. Detto fatto: eccolo dietro (e davanti, in un ruolo di co-protagonista) alla macchina da presa per questo Ballata per un pistolero, titolo insipido e volendo anche inesatto (i pistoleri del film in fin dei conti sono due), spaghetti western dall'impostazione classica e privo di grandi colpi di scena. Anche perchè già nel 1967 in cui questa pellicola esce sui grandi schermi, il filone era stato sviscerato in ogni modo da decine e decine di titoli, tutti piuttosto simili fra loro. Caltabiano prova a ravvivare quindi il genere inserendo nella sua (e di chi se no?) sceneggiatura anche qualche elemento ironico/comico, ma il risultato è ancora nulla rispetto alla deriva western-commedia dei successivi anni (quella da cui spunterà la coppia Bud Spencer & Terence Hill, per capirsi). Nel cast non compaiono nomi degni di nota e il livello della recitazione ne risente, per forza di cose: Anthony Ghidra/Guidra (cioè Dragomir Bojanic, serbo abbastanza attivo nel western all'italiana di quegli anni), Angelo Infanti, Dante Maggio, Ivan Scratuglia... E già siamo a ridosso dell'anonimato. Co-produzione fra Italia e Germania; il regista la ritenne un'operazione sufficientemente fortunata per spingerlo a girare subito dopo l'analogo, nel titolo, Comandamenti per un gangster. 2,5/10.
Due cacciatori di taglie, pistoleri infallibili, decidono di allearsi per mettersi insieme sulle tracce del bandito El Bedoja e della sua banda di rapinatori di banche.
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