Regia di Simon Wincer vedi scheda film
Un Western crepuscolare nel 2000 ...
A fine 800 , il duro lavoro del cowboy è in via di estinzione . C' è chi prova ad adattarsi al nuovo che avanza e chi cerca di tenere duro ... Si tratta del remake ( pare piuttosto pedissequo ) di un film del 1970 con Lee Marvin e Jack Palance . Il regista australiano Simon Wincer non sarà un grande autore , ma negli anni ha sviluppato una buona esperienza nel Cinema Western , dimostrando quello che pare un sincero attaccamento per il genere , con una messa in scena sempre particolarmente curata . Infatti questo è un Western crepuscolare girato per la televisione , ma ciò non risulta necessariamente un difetto perchè il film appare invece molto attento nelle belle ambientazioni ( canadesi ) e persino il cast è più che dignitoso . La pellicola rende bene la precaria esistenza del mandriano , praticamente legata a miseri ingaggi stagionali e senza alcuna prospettiva certa per il futuro , specialmente per la progressiva scomparsa del mondo da cui la sua vita dipendeva . Cosa che rendeva quasi impossibile qualsiasi seria relazione sentimentale , come dimostra questa vicenda . Tom Selleck , alla sua terza collaborazione con Wincer , è molto a suo agio nel ruolo del protagonista . Per lui vale la frase detta nel finale " Nessuno sa stare in sella come Monte Walsh ! " .
In lui traspare un' evidente nostalgia per quei tempi ormai lontani , in cui vigevano regole non scritte e spesso ci si faceva giustizia da soli . Non per niente è da anni il portavoce della National Rifle Association ! Più che discreto , come già detto , anche il resto del cast , che vede impegnati Keith e Robert Carradine , Isabella Rossellini , George Eads e William Devane . Una pellicola credibile e malinconica , con poca azione e tantissima nostalgia , apprezzabile specialmente dagli amanti del Western classico . Da 6 garantito .
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