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Le 13 rose

Regia di Emilio Martinez-Lazaro vedi scheda film

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La recensione su Le 13 rose

di supadany
6 stelle

VOTO : 6.
Pellicola che riprende l’avvento del fascismo in Spagna nel 1939, concentrandosi sulla vita di un gruppo di ragazze che si oppongono al regime.
Diciamo che l’argomento è molto cinematografico, ma che la rappresentazione convince solo in minima parte, ergo si poteva fare assai di meglio (ed in questo campo, generalizzando, si trovano vagonate di film migliori di questo).
Madrid viene occupata dalle forze franchiste, solo alcuni giovani non si piegano e provano ad organizzarsi clandestinamente.
Ma in breve tempo vengono arrestati e torturati dalla polizia per venire a conoscenza di tutti gli oppositori che non sono fuggiti.
Quando poi un attentato ucciderà delle personalità legate al regime la vendetta porterà a delle sentenze di morte nei confronti delle ragazze protagoniste.
Lo schema che intraprende la pellicola è decisamente classico e collaudato per questo genere di storie.
Si parte con l’avvento del regime, si passa all’opposizione sotto traccia, agli arresti ed infine alla vita carceraria col finale cruento dove delle persone senza colpe vengono condannate a morte in maniera sommaria per rappresaglia.
A mio avviso ci sono molte cose non vanno.
Innanzitutto la coralità è troppo ampia, ci sono davvero troppi personaggi che entrano ed escono continuamente dalla scena, rendendo più difficile avvicinarsi idealmente a quanto si vede.
Questo vale soprattutto per la prima parte, un po’ farraginosa, mentre le cose vanno decisamente meglio nella seconda, dalla prigionia fino alla fine, che non si inventa niente di particolare, ma almeno è più solida e sfocia nel classico finale, fatto apposta per non dimenticare.
Ed in fondo rimane questo il merito sostanziale del film, per il resto un po’ deboluccio nella messa in scena ed anche nella narrazione, che lo salva in corner.
Certo si poteva fare di meglio ed è un peccato che il regista non ci sia riuscito.
Insomma sufficiente, più per il contenuto che per la forma (un po’ troppo televisiva).

Su Emilio Martinez-Lazaro

VOTO : 6.
Doveva fare qualcosa di meglio, soprattutto la prima parte è debole, mentre si salva con la seconda, nella quale non si inventa niente, ma almeno riesce a portare alla fine un lavoro dignitoso.
In ogni caso è un pò poco.

Su Pilar López de Ayala

VOTO : 6++.
Discreta prova.

Su Verónica Sanchez

VOTO : 6+.
Non male.

Su Gabriella Pession

VOTO : 6++.
Determinata.

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