Nella periferia di Mosca, in una grande costruzione che sembra un fienile, l'ingegnere Los sta costruendo una nave con cui sogna di solcare lo spazio. La sua aspirazione non è quella di scoprire nuovi mondi sconosciuti, bensì di fuggire dalle difficoltà quotidiane. Mentre si trovano in un centro-radio, Los e il collega (ex militare) Gusev captano una trasmissione in cui si odono alcune parole misteriose: Los si convince che il messaggio giunga dalla bellissima regina Aelita, che regna su Marte, e decide di viaggiare nello spazio per incontrarla...
Note
Capolavoro della fantascienza sovietica, il film di Protazanov è tratto dall'omonimo romanzo di Aleksej Nikolaevic Tolstoj, del 1922.
Più che solo un film, il regista sembra volerci tramandare un mondo, tramandarci tutta l'arte di un popolo ed il meglio dell'arte cinematografica in bianco e nero nonché muta. Quasi un canto del cigno di una tecnica destinata alla lunga a lasciare il passo al nuovo, ma non necessariamente al meglio.
Reperto d'epoca interessante, troppo ambizioso nella messe di spunti tematici, che alla fine risultano ingarbugliati e superficiali. Comunque scenograficamente si fa valere. 5 1/2
Il primo film fantascientifico della storia del cinema e, dianacronisticamente, l'escatica amnesia ultimante della sinolica bio-massa realtà/perimetastasi proiezionale del "cosmus mentis".Controbattendo, in questi termini, le confutazioni zenoniche dell'ontologia parmenidea, l'idea astrusa, monotica ed esperalmente perfetta di una parallela cosmetica a-patica è, in questa anagenica ed … leggi tutto
Storia sentimentale a sfondo bellico, con elementi di fantascienza onirica e surreali proclami rivoluzionari provenienti da Marte. Il film è un ambizioso pot-pourri di generi, in cui il regista sembra voler intraprendere, col cinema, una sfida a dire tutto il dicibile; ma, in tanta frenesia, è lui stesso a dover soccombere ai propri limiti espressivi. Il racconto scorre… leggi tutto
Diversamente da molti suoi colleghi russi passati alla storia del cinema (Ejzenstejn, Pudovkin, Dovzenko, Barnet, Kulesov, Dziga Vertov ecc.), Protazanov non era per così dire regista di idee, ma di industria e legato ai generi, soprattutto quelli popolari. Per di più, era un regista con alle spalle una carriera che si era svolta per gran parte nell'era prerivoluzionaria, tanto è vero che nel… leggi tutto
Questa è l'ultima corposa antologia della serie YBSF curata da Gardner Dozois (1947-2018) e contiene i racconti a suo giudizio migliori pubblicati nel 2017. Per l’edizione italiana è stata suddivisa…
A seguire il primo test di volo ad alta quota semi-"suborbitale" di uno StarShip, l’SN9 (il secondo in assoluto per un veicolo di lancio di quella serie della SpaceX, dopo quello sull’SN8 del dicembre…
Il Comunismo questo sconosciuto. Movimento di riscatto idolatrato da un popolo afflitto o orco mangia bambini come sostiene qualcuno? Sicuramente… segue
Una sorta di Manifesto del Partito Comunista che ripercorre nella vita dei personaggi le vicende della recente liberazione Russa dalla dominazione della classe dominante.
L'aspetto fantascentifico è decisamente messo in secondo piano ed è solamente lo strumento per dimostrare che tutto l'universo ha bisogno di nuove prospettive, di essere liberato dalla schiavitù per…
Diversamente da molti suoi colleghi russi passati alla storia del cinema (Ejzenstejn, Pudovkin, Dovzenko, Barnet, Kulesov, Dziga Vertov ecc.), Protazanov non era per così dire regista di idee, ma di industria e legato ai generi, soprattutto quelli popolari. Per di più, era un regista con alle spalle una carriera che si era svolta per gran parte nell'era prerivoluzionaria, tanto è vero che nel…
Film forse pretenzioso nei suoi propositi ma anche fascinoso nella sua riuscita, alterna momenti di microcosmo proletario ed escamotage per sopravvivere nella quotidianità d’epoca e una gradevole rappresentazione della gelosia con momenti più visionari (letteralmente riconducibili alla mera immaginazione del protagonista) nei quali prende forma il (surreale?) regno di Aelita sul pianeta…
VOTO 8 ANTICIPATORE (Tv Marzo 2012) "Anta, Odeli, Uta!" Insieme a "Klaatu, Barada, Nikto!" (da "Ultimatum alla terra" di Wise del 51) una delle frasi simbolo del mondo sci-fi. Qui la fantascienza è politica e inevitabilmente militante, nella Russia dell'immediata Rivoluzione (siamo nel 24), denotando così degli spunti interessanti e validi anche se simpaticamente datati. Storie parallele…
Pur apprezzando da qualche anno una certa Fantascienza dai '30 fino agli 80' ca.,questo Film stranamente mi risulta molto difficile da digerire perche',sinceramente,non c'ho capito molto della storia. Purtroppo mi e' sembrato nella sua lunghezza totale,alquanto ingarbugliato e stra-luna-to (battuta a tema del film),ci si perde facilmente e addirittura spesso mi ha dato come l'impressione di non…
Il primo film fantascientifico della storia del cinema e, dianacronisticamente, l'escatica amnesia ultimante della sinolica bio-massa realtà/perimetastasi proiezionale del "cosmus mentis".Controbattendo, in questi termini, le confutazioni zenoniche dell'ontologia parmenidea, l'idea astrusa, monotica ed esperalmente perfetta di una parallela cosmetica a-patica è, in questa anagenica ed …
Poichè odio le classifiche o "quelle cose" che etichettano e limitano , ho inserito i titoli dei film seguendo solo un ordine temporale legato solo alle date di uscita. Avrei voluto aggiungere: _Lo strano caso…
Fratellanza con un altro pianeta?Credo di essermi un attimo perso nella miriade di personaggi che affolla il film,un kolossal di genere trasversale che va dalla storia sentimentale,alla guerra,alla fantascienza quasi senza soluzione di continuità.Un film che lascia frastornati per l'enorme messe di suggestioni che vi vengono inserite a scapito dell'omogeneità del racconto.Aelita si…
Storia sentimentale a sfondo bellico, con elementi di fantascienza onirica e surreali proclami rivoluzionari provenienti da Marte. Il film è un ambizioso pot-pourri di generi, in cui il regista sembra voler intraprendere, col cinema, una sfida a dire tutto il dicibile; ma, in tanta frenesia, è lui stesso a dover soccombere ai propri limiti espressivi. Il racconto scorre…
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Commenti (3) vedi tutti
Più che solo un film, il regista sembra volerci tramandare un mondo, tramandarci tutta l'arte di un popolo ed il meglio dell'arte cinematografica in bianco e nero nonché muta. Quasi un canto del cigno di una tecnica destinata alla lunga a lasciare il passo al nuovo, ma non necessariamente al meglio.
leggi la recensione completa di BradyVoto 5. [15.08.2012]
commento di PPReperto d'epoca interessante, troppo ambizioso nella messe di spunti tematici, che alla fine risultano ingarbugliati e superficiali. Comunque scenograficamente si fa valere. 5 1/2
commento di kotrab