Regia di Stephen Sommers vedi scheda film
Come è toccato ai "Transformers",ecco un kolossal anche per i soldati "G.I.Joe",che da noi in verità non hanno mai attecchito moltissimo, di proprietà del colosso mondiale per i giocattoli Hasbro.Affidato all'ormai esperto in grandi produzioni dal taglio spensierato e spettacolare Stephen Sommers, il film tratto dalle avventure dei pupazzetti in divisa ha incassato bene,ma non da fare sfracelli in patria:eppure è chiarissimo che "La nascita dei Cobra" è stato realizzato con il preciso intento di avviare una nuova serie di alto profitto, visto che i personaggi lasciano intuire nuovi sviluppi e il finale è quanto mai interrotto in attesa di un pronto seguito. Frasi retoriche bilanciate da una effettiva ironia di base a parte(ma vi immaginate a recitarli certi discorsi?), il film di Sommers sfreccia via presentando scene d'azione ben congegnate, nelle quali si avverte qua e là un pò di dejà vu,e il regista de "La mummia" si concede un numero di buon livello in una delle sequenze di pura action più lunghe nella storia del cinema,quella a Parigi tra inseguimenti stradali e l'attacco alla Torre Eiffel.Se di recitazione è difficile qui parlarne,vista la conclamata bidimensionalità dei caratteri,resta il fatto che la sceneggiatura suggerisca che la strategia della Paura sia uno stratagemma per far girare a mille l'industria militare e che un perfetto delinquente possa sedere nella sala Ovale con nonchalance.Certo,anche un caccia che in pochissimi minuti va da Mosca a Washington per netraulizzare dei missili in volo è a dir poco paradossale :però "G.I.Joe" non è cretino quanto lo avevano presentato voci beninformate di stampa e tv.Visto che spesso kolossal vuol dire anche programmazione per cervelli scollegati(non dovrebbe essere scontato,ma succede anche troppe volte) questo action senza un vero e proprio protagonista e svariate sottotrame è passabilmente divertente.
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