Regia di Chris Fisher vedi scheda film
Voglio fare una doverosa premessa. Il primo "Darko" mi vide spettatore distratto e non molto interessato. Ora, col senno di poi, non posso non giudicarlo un errore, dato anche che il film è nel frattempo diventato per molti un autentico "cult". Ma tant'è, e dunque la mia memoria ha rimosso gran parte di quella pellicola, rendendo di fatto impraticabile una comparazione con questo recente sequel. Ho fatto questa premessa per rendere evidente che il mio giudizio sarà totalmente avulso da qualsiasi riferimento o confronto fra i due film. Ciò detto, lasciatemi esprimere il senso di IMBARAZZO che ha accompagnato la mia visione. Una visione IMBARAZZANTE di fronte ad un pastrocchio che dà prima di tutto un senso di inutilità e di bizzarria fine a sè stessa. IMBARAZZANTE una regìa che dirige in modo penoso gli attori (sembrano dei dilettanti!) e che pare non avere un progetto vero, sostituito da uno strenuo tentativo di rendere sempre più bislacca la vicenda, oltretutto disseminandola di "siparietti" soprannaturali che hanno tutta l'aria di essere piazzati lì (mi si perdoni l'espressione) "a cazzo", giusto per rendere in qualche modo "curiosa" ed inquietante la già scombiccherata trama. Come se, farcendo la pellicola di simboli, incubi visionari e rewind, si sia voluto costruire a tavolino un "cult movie", ma l'operazione è talmente fasulla da lasciare sbalorditi, apparendo subito molto chiaro come tutto ciò sia artefatto e forzato. D'accordo che in America il film è uscito direttamente in DVD, e che molti di noi si son chiesti del perchè qui in Italia "qualcuno" abbia concesso tanto eccessivo credito a questa pochezza al punto da privilegiarla con un'uscita massiccia nelle multisale, ma, anche facendo l'avvocato del diavolo, onestamente, a chi può piacere un film "squinternato" come questo, noioso ed antipatico da seguire anche da parte di un pubblico di massa? Eppure...mai sopravvalutare il suddetto "grande pubblico"...se è vero quello che stavo leggendo prima, e cioè (che tristezza!) che il film è balzato subito al secondo posto del box office italiano. Anche se, a onor del vero, alla proiezione cui io ho assistito, una parte del pubblico esprimeva sbuffando la propria delusione. Ma cè un altro aspetto da non sottovalutare e a cui produttori e responsabili del marketing avranno sicuramente rivolto un pensierino (o anche due). Della serie: "se ha funzionato con Twilight, perchè non provarci con Darko-2 ?". Mi riferisco al "ferro da battere finchè è caldo" di un cinema destinato agli adolescenti, fatto di attori giovani e carucci, in cui, soprattutto, le pischelle possano "incanalare" i loro "fremiti ormonali". Attori, dicevamo, IMBARAZZANTI, non ce n'è uno che si salvi. In particolare le due protagoniste, che mi hanno scatenato un profondo senso di antipatia; insopportabile soprattutto la sorellina di Darko, che snòcciola un repertorio di frasi e dialoghi da disperazione, e totalmente ridicola nel suo continuo deambulare senza meta per tutto il film, sempre attenta a mantenere in evidenza le magnifiche chiappette, ed ostentando un'unica espressione fra l'annoiato e il sospettoso. Ecco, le due cose più IMBARAZZANTI del film sono forse proprio quelle più importanti: la sceneggiatura e i dialoghi, questi ultimi fra i più insulsi mai sentiti al cinema. Ma, allora, di questo film non si salva proprio nulla? Beh, due cose si salvano. Le musiche che non sono affatto male, e poi le già omaggiate chiappe della sorella di Darko. Un pò poco per giustificare dai 7agli 8 euro di un biglietto di prima visione, no??! Personalmente, non so cosa darei per essere stato sul set di questo film, per toccare con mano quale spirito guidava la troupe: nel senso che non riesco ad immaginare come si possa "girare" un film come questo senza provare vergogna ad ogni "ciak". E poi c'è un altro aspetto piuttosto fastidioso. Ed è questo voler irrorare tutto il film di un fasullo spirito "indie", complici anche le sapienti musiche, quando poi si scopre subito l'inganno e questa patina risulta posticcia come un parrucchino incollato sulla testa di un uomo calvo. Col risultato che, anzichè un film indipendente, ha tutto l'aspetto di un (mediocre) B-movie, che è cosa ben diversa! Concludendo. Massima solidarietà a Richard Kelly (regista del primo "Darko"), il quale ha tenuto subito a dichiarare che lui con questo pasticcio non c'entra niente. E si può ben capire perchè lo ha fatto con tanta tempestività e determinazione.
Voto: 2
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