Regia di Dominic Sena vedi scheda film
Un thriller ambientato come il carpenteriano "La cosa" nei ghiacci polari è uno spunto molto interessante, anche per la naturale tensione da isolamento che umanamente suggerisce un'ambientazione tale. Da una graphic novel alla quale non sono mancati elogi, intitolata appunto "Whiteout" (il titolo si riferisce sia ad un fenomeno metereologico che contraddistingue una particolarmente violenta tempesta di neve, ma risulterebbe anche un gioco di parole), Dominic Sena, regista non molto prolifico specializzato nell'action ha realizzato questo film con Kate Beckinsale nel ruolo della protagonista: se appunto nell'0riginale la donna era di fattezze poco avvenenti, qui c'è già una troppo facile ricorrenza ad un clichè hollywoodiano. Per quanto riguarda il resto, c'è poco da stare allegri: classici passati da dimenticare, classica situazione apparentemente senza via d'uscita,classico prologo nel passato(qui c'entrano i russi e la Guerra Fredda). Insomma, la propensione a scegliere progetti di scarsa riuscita per la potenziale star Beckinsale continua.Il colpo di scena finale è quanto mai prevedibile, anche se in realtà non ha niente a che vedere con cervellotiche elaborazioni del movente di un assassino che si copre bene e fa fuori le sue vittime per preparare una logica sviante alle sue nefande imprese. "Whiteout" non è neanche così brutto da invogliare ad alzarsi ed abbandonare la proiezione:semmai perde d'interesse a iosa come una gomma forata che perde aria, via via sino ad arrivare ad uno scioglimento finale sul quale lo spettatore ha perso oramai ogni appetito di curiosità.
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