Regia di Ethan Coen, Joel Coen vedi scheda film
Ottimo film dei fratelli Coen.
Dopo un curioso e inquietante prologo iniziale, che sembra sconnesso con il resto del film, comincia la storia vera e propria. Siamo nel 1967 Larry Gopnik è un mite e paziente ebreo, professore di fisica del Midwest, che vive in un tranquillo quartiere della periferia di Minneapolis.La sua vita routinaria,subisce un brusco trauma, quando la moglie gli comunica che ha una relazione con un vecchio amico di famiglia e pretende un divorzio rituale per risposarsi "nella fede", in più si ritrova un figlio in piena crisi adolescenziale, che fuma spinelli a gogò , non combina niente di buono a scuola, in attesa di celebrare il suo Bar mitzvah, poi ha una figlia isterica, che passa le sue giornate a lavarsi i capelli compulsivamente e gli sfila spesso i soldi dal portafoglio perchè ambisce a sottoporsi ad un decisivo intervento di rinoplastica e infine il fratello, un perdigiorno , disoccupato e incapace di provvedere a se stesso,che si è insediato sul loro divano nel soggiorno. La sua vita scolastica non va meglio, alle sue lezioni, gli studenti sonnecchiano e un allievo coreano cerca prima di corromperlo e poi lo minaccia di diffamazione, al rettore giungono lettere minatorie ostili, che mettono a rischio la sua carriera Ha due vicini di casa, uno è un tipaccio poco raccomandabile, che si appropria di porzioni sempre maggiori di terreno, l’altra è una provocante donna che passa il tempo ad abbronzarsi nuda fuori al giardino. Anche la sua salute gli procura qualche apprensione, infatti si sottopone ad accertamenti medici. Travolto da tutti questi “incidenti di percorso”, Larry si ritrova come immerso nelle sabbie mobili, si sente bloccato e privo di una via d’uscita,in preda a brutti incubi, interpella degli strani rabbini, cui chiedere consiglio e porre soprattutto la fatidica domanda,perchè Dio se la sta prendendo proprio con me? Il primo,si lancia in un discorso sconclusionato sull’importanza della prospettiva, l’altro a seguire utilizza una parabola,che non significa praticamente niente. Il terzo rabbino addirittura si rifiuta di riceverlo. Tutto quello che Larry ne ricava, sono alla fine i soliti luoghi comuni. E intorno a lui vede solo il caos,si sente inghiottito da questo enorme buco nero.La sua domanda non può avere risposta. Ciò che i fratelli Coen sostengono, è proprio questo, non c’è logica nelle cose della vita e tutto accade per caso. La vita non ha senso,dipende da tutta una serie di combinazioni astruse e imprevedibili. La sequela disgraziata di eventi che colpiscono Larry, potrebbe toccare e ciascuno di noi.I registi, in questo film usano un tono surreale e grottesco, ancora più marcato del solito , d'altronde è il loro marchio di fabbrica, la fattura è sempre di grande qualità e il tema è decisamente intrigante.
Ottimo film, ma non tra i migliori, dei geniali registi
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