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A Serious Man

Regia di Ethan Coen, Joel Coen vedi scheda film

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La recensione su A Serious Man

di supadany
8 stelle

VOTO : 7.

I fratelli Coen (mi) continuano a stupire, così dopo il successo sotto tutti i punti di vista, conseguito da “Non è un paese per vecchi” (e prima dell’ormai prossimo “Il grinta”) eccoli puntare al rialzo con questo film che si cala all’interno di una comunità complicata da capire come quella ebraica per raccontare una storia di un pessimismo glaciale, condita da tocchi grotteschi (a partire dal surreale preambolo), battute stranianti e una sensazione di impossibilità che contrasta ampiamente con quanto il pubblico medio si possa aspettare.

E, diciamocela tutta, i Coen si amano anche, se non soprattutto, per il loro essere spesso spiazzanti e controcorrente (qui un cast di sconosciuti, caratteristica tanto ppiù apprezzabili se si considera che ormai gli attori si picchiano per avere una parte in un loro film).

Qui assistiamo all’ammutinamento esistenziale di tutto ciò che ruota intorno alla quotidianeità di tal Larry Gopnick, professore di fisica decisamente normale, ma che non sarà risparmiato da una scia di guai senza fine dove la speranza è solo un breve e fugace bagliore prima della tempesta o del tornado per rimanere nel contesto del film.

In sintesi, la moglie lo caccia di casa, ormai pronta, e sembra dal nulla, a seguire un altro uomo, il figlio lo considera solo come antennista, la figlia gli sfila i dollari dal portafoglio in vista di una futura operazione al naso, il fratello è un peso a suo solo carico, uno studente coreano prova a corromperlo e già gli fa capire di essere pronto ad accusarlo di diffamazione nel caso di denuncia, mentre il vicino di casa gli taglia l’erba, ma lo osserva con occhi pochi raccomandabili; tutto questo rimanendo in attesa del risultato di una lastra e del possibile conseguimento del ruolo nella scuola dove insegna.

Insomma un’esistenza che, da normale, precipita senza freni in un mondo che non offre alcuna possibilità di conseguire uno status di sicura felicità.

Pellicola molto difficile da recepire (almeno per i tanti che si aspettavo tutt’altro dai registi), diretta con notevole maestria dai Coen, attenti a ogni singola inquadratura e tremendamente bravi nel caratterizzare un contesto semplice e ordinario, ma al contempo ben al di sopra delle canoniche righe.

Pessimismo da vendere, il sereno è solo un fugace squarcio prima del precipizio finale, ma d’altronde, arrivati a quel punto, era impossibile pensare ad un dietro front così repentino e consueto per dei registi così attenti.

Film minore per riscontro all’interno della filmografia coeniana, ma notevole per lo sguardo che getta sull’essenza vita.

Tosto.

Su Joel Coen

VOTO : 7.
Decidono di non cavalcare un comodo successo e, dopo i tanti premi conquistati con sommo merito, scelgono una storia destinata prettamente ad un pubblico cinefilo per eccellenza.
Noi applaudiamo, il resto del mondo fischia, io li amo.

Su Ethan Coen

VOTO : 7.
Decidono di non cavalcare un comodo successo e, dopo i tanti premi conquistati con sommo merito, scelgono una storia destinata prettamente ad un pubblico cinefilo per eccellenza.
Noi applaudiamo, il resto del mondo fischia, io li amo.

Su Michael Stuhlbarg

VOTO : 6/7.
Un nerd maturo.
Il suo giudizio vale un pò per tutto il cast. Quando un regista sa guidare non servono grandi attori, basta solo gente con un minimo di preparazione.
Qui sono tutti validi e appropriati.

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