Megan è un poliziotto molto devoto al suo lavoro, che sta seguendo una duplice caso di omicidio. Coinvolta eccessivamente nelle indagini e stremata dall'iperlavoro, Megan accusa seri problemi di salute: allucinazioni, visioni e troppo stress causano il crollo psicofisico che la porta in ospedale. Perde il lavoro e viene abbandonata dal fidanzato, ma dopo due anni ritrova una certa normalità e anche un impiego d'ufficio in polizia. Quando viene commesso un nuovo omicidio con le stesse modalità, decide di dedicarsi alle indagini...
Note
Un thriller senza arte nè parte, rifugio ideale per una muta di attori con le stesse caratteristiche. In prima fila la protagonista e produttrice Eliza Dushku (_Buffy_, _Dollhouse_).
Quando si guarda un film serioso, come questo vuole evidentemente essere, e già nelle prime battute si inizia a ridere qualcosa non va. La scena è questa: una bambina è in fuga disperata dal suo persecutore, urla, inciampa; nella scena successiva se ne vede il corpo morto e un poliziotto la osserva. Fin qui nulla da ridere. Il poliziotto poi, vedendo una figura avvicinarsi,… leggi tutto
Il film è tratto da una storia vera, l'assassino dell'alfabeto, serial killer americano le cui vittime erano sempre delle ragazzine sui 13 anni con le iniziali del nome, del cognome e del posto in cui venivano ritrovate, uguali. Come thriller non è malvagio, meno riuscito nelle parti (diciamo) paranormali e sui disturbi di schizofrenia della protagonista. Per Eliza Dushku (qui anche… leggi tutto
Non convince per nulla. Il cast ci prova ma la storia e lo svolgimento naviga nella mediocrità. Ci sono tanti capolavori sullo stesso genere, perdere novanta minuti per questo è troppo. Per di più, Rob Schmidt, non è che sia un regista da seguire o che abbia fatto chissà che! Ha indovinato un film, Wrong turn, per di più derivatissimo, poi il nulla.…
"Prima di dare inizio a questo straordinario spettacolo, sarà il caso di spendere due parole sullo stupefacente tema che esso tratta...":
Nel cinema uno dei trucchi o comunque degli aspetti più ricercati…
Il film è tratto da una storia vera, l'assassino dell'alfabeto, serial killer americano le cui vittime erano sempre delle ragazzine sui 13 anni con le iniziali del nome, del cognome e del posto in cui venivano ritrovate, uguali. Come thriller non è malvagio, meno riuscito nelle parti (diciamo) paranormali e sui disturbi di schizofrenia della protagonista. Per Eliza Dushku (qui anche…
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Commenti (3) vedi tutti
Da evitare come la peste. Orrendo.
commento di Stelvio69Lo stile film per la tv si vede continuamente. Tutti gli aspetti sono approssimati e non raggiungono l'intensità desiderata. Sceneggiatura originale.
commento di bebabi34Buon thriller. Peccato per il dvd, davvero difficile riuscire a guardare il film con quel difetto video (immagini scattose, pessima fattura del dvd).
commento di cavalars