Regia di Martin Scorsese vedi scheda film
Il film è ambientato in un isola sede di grande istituto psichiatrico per 67 pericolosi criminali, quasi tutti assassini. In questo contesto allora rientrano anche fraseggi interessanti nei quali si dice che gli psichiatrici per giustificare la malattia mentale di gente tutto sommato normale diranno: "una volta che è dichiarato pazzo, tutto quello che fai sarà considerato parte di quella pazzia. Le ragionevoli proteste, sono negazione. Le paure giustificate, paranoie. E l'istinto di sopravvivenza, macchinismi difensivi". Questa realtà fa davvero paura e non poi così difficilmente riscontrabile nella realtà. Il tema trattato è interessantissimo. Il film cavalca tra i generi noir e thriller. Per i 40' ho avuto la sensazione di vedere un ottimo film. Ma poi i continui dejà vu del protagonista e le continue 'dissociazioni' dalla realtà tendono ad infastidire e annoiare lo spettatore. E' pur vero che ci sono delle riprese spettacolari, fatte bene da Scorsese, come quelle sulla costiera a strapiombo sul mare. Ma in definitiva si tratta della solita occasione sprecata da Scorsese, che fa bene il suo lavoro, ma che non ha una sceneggiatura all'altezza dell'impegno cinematografico assunto con lo spettatore.
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