Regia di Yann Arthus-Bertrand vedi scheda film
Mah, non mi ha molto convinto il taglio di questa opera. La Terra, vista dall’alto; immagini al solito spettacolari, veramente, ma la voce narrante mi è sembrata un tantino discorde. Prima, parte con il fare da maestrina, la lezione a livello di terza media; poi vira, verso il catastrofismo (o diciamo il realismo), descrivendo le varie porcherie che fa l’uomo con la Natura; alla fine, per qualche motivo, addolcendo il messaggio di urgenza, elenca anche tutte le ottime iniziative fatte dall’uomo per proteggere la Natura e, gran finale, i soliti appelli melensi che oramai hanno perso d’efficacia, tanto sono ripetitivi (“E’ ora di fare qualcosa”, sì vabbè. “ORA”. Ora veramente ho la pasta sul fuoco, che se faccio qualcosa, scuoce. “INSIEME”, che fa molto favola disneyana, ecco, insieme, inizia tu che ho le padelle sul fuoco….ma dai).
Perché a una specie intelligente, non servono appelli sempre uguali, bastano i numeri terrificanti (se si sciolgono i ghiacci della Groenlandia, le acque salgono di 7 metri – uno basta si faccia i conti di dove vive) o le immagini (vedi Haiti, disboscata e arida), o le cifre snocciolate con tanto di cartelli.
Insomma, malgrado il successo di critica e pubblico, io sono per la sufficienza e basta, sorry.
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