Regia di Dennis Iliadis vedi scheda film
Remake del film di Craven che a sua volta era palesemente ispirato a "La fontana della vergine" di Bergman che era tratto da una leggenda popolare contadina della Svezia che al mercato mio padre comprò. Sì, sembra una matrioska senza fine e in questo apri e chiudi di corpi si finisce per perdere ogni sprazzo di originalità per proporre infine il solito prodotto mainstream. Fatta questa premessa però il film acquisisce valore più che perderne perché di fronte a tanta banalità spicca il fatto che come horror abbia la sua dignità. Gli attori, ancorché quasi sconosciuti (tutti presenti in ruoli più o meno rilevanti di film non sempre eccelsi) riescono a cavarsela con dignità, le scene violente sono molto intense ed efficaci (impensabili ai tempi di Bergman o Craven) e tutto sommato la storia avvince ed ha una buona carica tensiva. Non è un horror imperdibile questo è chiaro ma può piacere agli amanti del genere e merita una sufficienza piena.
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