Regia di Mario Caiano vedi scheda film
Caiano è stato un precursore dello spaghetti western (qualcuno accredita a lui, oltre che a Ricardo Blasco, la regia di Duello nel Texas, uscito nel 1963, un anno prima di Per un pugno di dollari), ma è stato anche uno dei tanti mestieranti che si aggiravano per Cinecittà alla ricerca di qualche lavoruccio facile da sbrigare in fretta e con budget ridotto. Ha fatto i mitologici, i poliziotteschi, gli erotici e ovviamente anche una discreta quantità di western: neppure brutti, a essere sinceri, questi ultimi; qui è anche co-autore della sceneggiatura, con Eduardo Brochero, e può permettersi di sfoggiare due nomi legati quasi esclusivamente al cinema alimentare, ma fra i migliori nell'ambiente: cioè Frank Wolff e Anthony Steffen. L'epopea di Ringo era cominciata con Duccio Tessari nel 1964 (Una pistola per Ringo); insieme a Django e Sartana diventerà uno dei nomi-stereotipo più diffusi nel filone. Altro luogo comune è quello, qui sviscerato senza troppa fantasia (ma con accettabile confezione), dell'alleanza fra banditi rivali per una caccia al tesoro. Apprezzabile la colonna sonora di Francesco De Masi; co-produzione italo-spagnola (altra usanza di quel periodo), come testimonia l'assidua frequenza di cognomi iberici alternati a quelli italiani nel cast tecnico e artistico. 4,5/10.
Un uomo ha disegnata sulla schiena una parte della mappa di un tesoro; alcuni banditi, capitanati da Ringo, partono alla ricerca del bottino.
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