Regia di John Hillcoat vedi scheda film
Trasposizione cinematografica dell'omonimo romanzo di Cormac McCarthy, pubblicato in Italia con il titolo La strada. Non ho letto il libro, quindi qualunque confronto mi è impedito. Ma posso dire di aver avuto l'impressione di un progetto ambizioso e rischioso, che per fortuna a mio avviso si può considerare riuscito. Infatti, difficilmente dimenticherò quanto ho visto: un film imponente nel suo struggente immortalare la lotta per la sopravvivenza di un padre e di un figlio, in quel che resta della (dis)umanità.
La storia non presenta una ricchezza di eventi. Piuttosto, fonda le proprie radici nelle importanti tematiche affrontate, nella profondità di emozioni e sentimenti che toccano il cuore, nelle riflessioni su fede, speranza e carità, sulla natura umana, nel distinguere coloro che si abbandonano agli istinti più efferati e chi invece si offre come portatore del "fuoco". La suggestione del simbolismo trova pieno riscontro sia nell'intimità dei dialoghi sia nella potenza delle drammatiche immagini.
I personaggi sono veramente in un numero scarno. Comunque non si tema che tale aspetto possa costituire un difetto, perché Viggo Mortensen e Kodi Smit-McPhee sapranno tradurre alla perfezione la necessaria intensità e trasporto empatico, avendo pieno successo nel sorreggere l'intera durata dell'opera. Ovviamente abilmente aiutati da una sapiente regia, che valorizza la forza dell'ambientazione, e dall'uso di una coerente colonna sonora.
Dunque si tratta di una scommessa vinta, che consiglio caldamente di non perdere. Un film che colpisce nel segno.
Una misteriosa e spaventosa catastrofe ha distrutto ogni cosa. Alcuni uomini sono sopravvissuti, però la maggior parte delle specie animali e vegetali si sono estinte. Gli esseri umani sono diventati violenti e selvaggi: prevale l'istinto di sopravvivenza e ovunque si assiste a episodi di crudeltà, perfino di cannibalismo. In questo agghiacciante scenario, un padre e il figlio intraprendono un viaggio a piedi verso sud per sfuggire all'inverno, cercando di evitare qualsiasi contatto umano. Tuttavia non sarà facile.
Un buon accompagnamento musicale da parte di Nick Cave e Warren Ellis. Cinereo come le immagini.
Nulla.
Per me trova il giusto approccio alla materia e raggiunge lo scopo prefisso, gestendo un soggetto non facile.
La donna, moglie dell'uomo e madre del ragazzo. Compare solo nei flashback.
L'uomo, protagonista insieme al figlio. L'attore ha un ruolo in grado di consentirgli di dimostrare il proprio talento.
Il veterano che sopraggiunge sulla spiaggia insieme alla famiglia.
Ely, l'anziano peregrino quasi cieco. Buca lo schermo.
La moglie del veterano.
Il ladro di viveri.
Il ragazzo, figlio dell'uomo e della donna. Ha il volto giusto, che appare puro, gentile e magnanimo.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta