Regia di John Hillcoat vedi scheda film
Mi risulta difficile scrivere una recensione su “The Road”, tale è stato lo sconforto trasmessomi dalla visione della storia raccontata; un sconforto non dovuto all’aspetto qualitativo del film ma alla nuda messa in mostra della (inevitabile) regressione sociale dell’umanità a seguito, in questo caso, di un’immane catastrofe che ha modificato radicalmente la vita e lo “status quo” umano. Ma sarebbe bastato molto meno per far affiorare in superficie l’umano istinto animalesco invano ricoperto di socialità, un litigio in auto o in metropolitana, una partita di calcio, una multa o la vergogna di un gesto compiuto ritenuto esecrabile dalla collettività (per riallacciarmi a fatti di cronaca recenti); l’uomo, quindi, tenderebbe per propria natura al male ? Lascio a filosofi ed antropologi l’ardua sentenza, non avendo i necessari mezzi di analisi, ma non sono ottimista. La storia raccontata mette in mostra vari aspetti regressivi di un’umanità senza nome, dal suicidio di famiglie intere rassegnatesi all’impossibilità di riuscire a sopravvivere, al padre disposto a tutto pur di difendere il figlio, fino a gruppi di uomini oramai trasformatisi in spietati cannibali seriali; tutti si aggirano senza speranza all’interno di una terra non più madre ma spietato mostro pronto ad inghiottirli nelle proprie rocciose fauci. John Hillcoat dirige con mestiere una storia apparentemente minimale ma dai mille spunti e ci immerge in un incubo fuligginoso ed angosciante (grazie anche alla “splendida” fotografia in bianco e nero alternata ai colori sgargianti e “vitali” dei flashback del protagonista) dove non c’e spazio per la speranza (non lasciatevi ingannare dal finale falsamente ottimistico) ma solamente per un apparentemente vuoto “tirare a campare”. Viggo Mortensen offre un’interpretazione direi memorabile, riuscendo, grazie alla sua recitazione minimale ed arcigna ed al suo volto eccessivamente rugoso, a trasmettere fisicamente una crescente angoscia emotiva, perfetto simulacro in carne ed ossa di un’umanità smarrita.
Apocalittica.
Robusta.
Rassegnata.
Stoico.
Speranzoso.
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