Regia di Luigi Cozzi vedi scheda film
I propositi che Cozzi e il suo co-sceneggiatore Nat Wachsberger nutrono, quando cominciano a lavorare su Scontri stellari oltre la terza dimensione, sono evidentemente, smodatamente irrealizzabili; la pellicola, pur disponendo di un modesto budget per un prodotto di nicchia (la fantascienza non è mai stata un genere redditizio, nè più di tanto seguito sul grande schermo nostrano), vuole infatti imitare in maniera spudorata le Guerre stellari di George Lucas (1977). C'è da riconoscere che chiunque sia coinvolto nel progetto ce la mette tutta: il regista se la cava nel turbine di scene d'azione che compone la trama; gli interpreti non sono affatto male (e c'è perfino David Hasselhoff protagonista! Nonchè: Caroline Munro, Christopher Plummer, Nadia Cassini, Robert Tessier e un piccolo ruolo per Salvatore Baccaro); la storia di per sè ha un suo fascino, pur non esplorando territori particolarmente originali, e il cast tecnico, effetti speciali in testa, fa assolutamente del suo meglio. Il problema è per l'appunto che il suo meglio è del tutto relativo, certo non un meglio assoluto: a quello ci poteva arrivare Lucas, mentre Cozzi per forza di cose può solo tentare di limitare i danni: se le ambizioni sono eccessive, comunque il prodotto in sè non sfigura e, se si è disposti ad accettare la miserrima pochezza delle animazioni, dei laser, dei montaggi, bè: il divertimento/intrattenimento è sicuramente garantito. Scontri stellari (Starcrash nell'edizione internazionale) è probabilmente il lavoro di maggiore notorietà per Cozzi, collaboratore di Dario Argento che non ha mai avuto più di tanta fortuna nei suoi lavori da regista. 4/10.
L'imperatore dell'universo si vede minacciato dall'ambizioso conte Zarth; organizza così una missione di intrepidi eroi per raggiungere il rivale e sconfiggerlo.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta