Regia di Sarah Watt vedi scheda film
Lo consiglio agli amici cinecili! Il binomio morte-vita è il più rimosso dalle culture occidentali, la paura della morte (che aleggia fortemente in tutta la pellicola) riguarda tutti, ed è molto bello che qualcuno abbia iniziato a metterla in scena. La Watt lo fa in modo ironico, leggero ma intenso. La paura della morte viene affrontata con una tenerezza disarmante, e soprattutto con una naturalezza molto rare nella nostra cultura. Il sorriso sulle labbra è mesto, ma è comunque sempre un sorriso...Qualche furbizia e qualche meccanismo didascalico nella messa in scena si fanno ben perdonare dalla bravura degli attori, dalla rappresentazione delicata, tenera di alcune situazioni molto difficili da trattare senza scadere nel patetico e da un finale che regala una fiabesca ventata di speranza. Il film è fortemente autoriale. Bello il modo di esplorare con ironia l’animo di ogni personaggio, la deriva psicologica alla quale tutti con differenti esiti, si lasciano trasportare. Un film,che ti lascia qualcosa dentro, fornendo spunti di riflessione interessanti.
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