Regia di Takahiro Imamura vedi scheda film
Il secondo capitolo della pentalogia cinematografica di Ken il guerriero parte con premesse interessanti, ma gli autori non si impegnano quasi per nulla e il film risulta insignificante.
Anche se Ken il guerriero - La leggenda di Hokuto era tutto meno che un bel film, poneva comunque delle basi solidi e interessanti per proseguire in maniera migliore il resto della pentalogia.
E con Ken il guerriero - La leggenda di Julia......non ci sono riusciti. E' anzi stato fatto un passo indietro a mio avviso rispetto al già imperfetto primo capitolo.
Intendiamoci, l'idea di incentrare il film dal punto di vista della storica amante del protagonista, Julia, era potenzialmente una bomba (intendo per i canoni di questo tipo di film, chiaramente non voglio dire "una bomba" rispetto ai canoni di film quali Il settimo sigillo), poteva funzionare benissimo, poteva dare profondità e approfondire psicologie dei vari personaggi secondari, oltre che di Julia stessa, nella maniera più pura e poetica possibile.
E il film ha questo obiettivo alla fine....peccato che duri un'ora.
Un'ora di nulla totale, veramente insignificante e che non mi ha lasciato nulla, salvo un paio di risatine per i disegni brutti.
Infatti in questo film mi è parso che gli autori non si sono minimamente impegnati ne nella costruzione della storia, ne, come accennato, nel disegno.
La storia è scialba, senza combattimenti veri e propri (salvo nel finale, peraltro con un riciclo evidente dal predecessore).
Molti personaggi secondari appaiono senza avere particolare voce in capitolo, persino Shin risulta insignificante. Ma soprattutto Rei dell'Uccello d'acqua di Nanto che sembra buttato in scena a casaccio, senza uno scopo vero e proprio.
E i disegni si distinguono per le animazioni statiche, volti spesso inguardabili e proporzioni mandate bellamente in mucca. Anche qui infatti l'impegno sembra davvero scarso.
Sembra che questo film sia stato fatto solo per intascare più soldi possibili in vista dei due capitoli successivi (che fortunatamente mostrano più impegno, a differenza di questo che invece p bocciato senza se e senza ma).
Voto: 5-/10.
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