Regia di Aldo Lado vedi scheda film
Un sorprendente tuffo nella tv di trent'anni fa, fra i trucchi del mago Tony Binarelli ed il quartetto dei Gatti di Vicolo Miracoli, in compagnia di personalità scomparse (Nanni Loy, Domenico Modugno e Renato Rascel) e dei volti di tanti "ancora famosi" (Emilio Fede, Pippo Baudo, Barbara D'Urso) dai tratti palesemente ringiovaniti. Allora erano il lurex del varietà e i merletti ottocenteschi degli sceneggiati a spartirsi gli spazi nelle sartorie del centro di produzione di Via Teulada; e l'unica alternativa a Mamma Rai erano le cosiddette "tv private", considerate, per lo più, come emittenti di facili costumi, ed equiparate, quanto a trasgressione, alle sempre più diffuse "radio libere". Lo scopo di Aldo Lado, in questo film, sembra più che altro quello di realizzare un percorso scenografico attraverso i vari studi televisivi: il giallo, in effetti, zoppica e procede a scatti, tra frattaglie di riprese e plateali carenze interpretative. Tuttavia, la suggestione dell'ambientazione anni settanta è tale da suscitare nostalgia, e fa di questo tv movie il classico prodotto che acquista valore col passar del tempo.
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