Regia di Mai Masri vedi scheda film
Un documentario arioso e vivace, in cui la realtà, come nella vita vera, è piena di contraddizioni ed arriva a negare se stessa. Così, per i ragazzi dei campi profughi palestinesi, la futile spensieratezza dell'adolescenza convive con la seria intenzione di combattere; la loro speranza in un futuro migliore non esclude la preoccupazione per il domani; e la gioia per le nuove amicizie intrecciate al di là del confine israelo-libanese si alterna al dolore per la lontananza da un paese d'origine mai conosciuto. L'appartenenza alla terra è il tema centrale di questo reportage: un senso che si trasmette geneticamente, e che fa amare le pietre in cui hanno abitato gli avi e le zolle che essi hanno calpestato. Questo fantasma atavico e potente permea anche i giochi più innocenti e colorati, che assumono la veste di riti propiziatori, costruiti intorno ai simboli della guerra e della nostalgia: le pietre scagliate, le chiavi di casa.
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