Regia di Kevin Tancharoen vedi scheda film
La High School of Performing Arts di New York è una delle più prestigiose scuole di spettacolo del Paese. La selezione è durissima, e ogni cantante, ballerino, attore, musicista o simile ci voglia mettere piede deve affrontare una concorrenza più che agguerrita. Inizia proprio dalle audizioni questo remake di Saranno famosi, dopo le quali seguiremo i pochi fortunati ammessi nei loro quattro successivi anni di studio fino al saggio finale e al diploma. Tra amori, gelosie, nuove amicizie e tanta voglia di trasmettere emozioni.
Nato sotto i peggiori auspici e affidato alle inesperte mani del 25enne (!)coreografo, ballerino e regista Kevin Tancharoen, Fame si presenta come un sunto mal riuscito di tutte le etichette e le macchiette più note e sfruttate del cinema a tema “ho un sogno vorrei realizzarlo ma cazzo se è dura!”. La donzelletta attrice che è timida e non sa lasciarsi andare, il cantante figaccione che potrebbe avere chiunque ma ovviamente si innamora della timidona e la aiuterà ad uscirne, il rapper metropolitano nero come il carbone che deve trovare una sua strada, il ballerino bravo ma neanche troppo che mi va in depressione e tenta il suicidio in una scena purtroppo molto comica, la musicista costretta dalla famiglia ad un ruolo che le va stretto, il filmaker che viene fottuto da una finta casa di produzione, e chi più ne ha più ne metta. Il tutto intervallato da numeri musicali che si lasciano guardare solo per la bravura e il talento di veri cantanti e ballerini più che per come sono costruiti a livello cinematografico.
Il senso di rifare Fame dopo High School Musical, con il quale il paragone è d’obbligo, mi sfugge. La carica, la vitalità, i colori e l’inventiva del prodotto Disney non sono nemmeno paragonabili a questo scialbo tentativo di rendere più “umani” e meno fumettistici i sogni di gloria di questi aspiranti talenti. Peccato che l’originale di Alan Parker si permettesse anche temi adulti e pericolosi come la droga, l’omosessualità, la violenza. Qui il momento più scabroso è un soap-operistico tentativo di seduzione in una roulotte messo in atto dal divo di turno nei confronti della bambinetta che vuole fare carriera. Un po’ pochino, un po’ troppo MTV (da dove appunto Tancharoen proviene).
Nel calderone è purtroppo finita anche l’indimenticata Karen di Will & Grace, Megan Mullally, che interpreta un’insegnante della scuola.
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