Regia di Rainer Werner Fassbinder vedi scheda film
Fassbinder trascina il sordido nel far west con il suo tocco ironico e come sempre volutamente esagerato, parabolico (vedi il pesante trucco sui volti di quasi tutti i personaggi). Lo squallore dei bassifondi provinciali centroeuropei del 1971 viene ad insediarsi nel saloon e nella villa della cittadina americana di un secolo prima; i personaggi sono eccentrici e sopra le righe, le situazioni morbose ed i rapporti interpersonali psicanaliticamente densi: sadismo e masochismo, incesto, etero, omo e bisessualità, prostituzione, non ci si fa mancare nulla. E’ di fondo, inoltre, la storia di un’emancipazione ottenuta con la violenza e quasi per caso: Whity non vive male la sua schiavitù e diventa protagonista del proprio riscatto solamente perchè trascinato dagli eventi, cosa che lascia parecchio riflettere. Film curioso ed intelligente.
Siamo nel far west, fine ottocento, ed il potente e benestante Ben Nicholson vede insidiata la sua ricchezza dalla moglie e dai due figli con evidenti problemi mentali. Whity è il servitore nero di casa; masochisticamente accetta di essere trattato come una bestia, ma si vendica prima seducendo tutti i membri della famiglia, poi sterminandola.
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