Regia di Michael Bay vedi scheda film
Dopo il mediocrissimo primo capitolo tornano - a furor di pubblico - le avventure dei robottoni alieni trasformabili piu' famose del pianeta.
Anche stavolta la produzione e' quella ultramilionaria di Spielberg e la regia quella ipertrofica e inutilmente supermuscolare di Michael Bay.
Lo shooter americano naturalmente anche in questa seconda avventura dimostra tutta la sua incapacita' di filmare qualcosa che non sia supervoloce e coem al solito rinuncia nel narrare una storia almenun minimo "matura".
Botte da orbi ed effettoni digitali senz'anima sono gli ingredienti principali di un film saturo di scene action ; un film che non riesce mai a bilanciare il montaggio , sempre troppo schizzato e senza un vero senso e che annoia dopo venti minuti per l'eccessivo uso di ralenty , velocizzazioni e per l'assoluta mancanza di una storia che stia in piedi da sola.
Tutto e' eccessivamente laccato , la messa in scena e' quella di un lunghissimo spot di lusso ed i personaggi - robotici e non - sono macchiette senza nessuno spessore che gironzolano nello schermo senza un vero perche'.
Megan Fox , ad esempio, e' bona ,non si discute , ma si discute la sua assoluta mancanza di recitazione e soprattutto la completa stupidita' del personaggio - che sembra visivamente sempre su di un set fotografico di uan rivista per soli maschi - che dovrebbe interpretare.
Non che Shia LaBeouf - ottimo solo in GUIDA PER RICONOSCERE I TUOI SANTI - abbia a che fare con un "carattere" migliore, anzi il suo ragazzino che scherza sempre e che vorrebbe essere nerd senza pero' "sciuparsi" e' a tratti davvero insostenibile.
Il resto del cast barcolla portando a casa la pagnotta , credo bella sostanziosa.
Impossibile individuare una sequenza buona in mezzo ad un mare di esplosioni e dialoghi sciagurati,che finscono di affossare una pellicola gia' in partenza poco interessante.
Insomma, l'ennesimo blockbuster che vale pochissimo ma che ha incassato uno sbotto grazie alla mega pubblicita' ed alla mancanza di spirito critico della maggior parte degli spettatori ,ormai anestetizzati da videogame di bassa lega.
Il classico esempio della fine del cinema d'intrattenimento americano che ormai si ispira ai giocattoli - vedasi l'orrido G.I Joe - per creare , appunto , i suoi costosi ma brutti giocattoloni filmici.
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