Regia di Yorgos Lanthimos vedi scheda film
I denti canini del titolo sono quelli che mostrano i tre figli nell'imminenza di un pericolo esterno, simulando l'abbaiare dei cani. Tre figli ormai diventati grandi, ma cresciuti in un totale stato di cattività da un padre padrone orco che nasconde loro qualsiasi accesso alla realtà, con una madre/moglie compiacente.
Arrivato nelle sale italiane con 11 anni di ritardo, il terzo film del greco Yorgos Lanthimos è una tragedia grottesca che si consuma in un clima irreale e claustrofobico nella grande casa con enorme giardino abitata dai cinque, tra incesto, sopraffazione, pedagogia dittatoriale e giochi crudeli. A metà strada tra Ionesco e lo stile algido di Haneke, Doogtooth è il più riuscito film di Lanthimos, un'opera disturbante e spiazzante che vuole essere soprattutto un apologo sui paradossi dell'istituzione familiare come cellula della società.
Nel 2013 un altro regista greco, Alexandros Avranas, girò un film similissimo (Miss Violence) senza un esplicito tributo a Lanthimos.
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